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Investire aiutando l’ambiente: cos’è la finanza green e su quali strumenti puntare

Gli strumenti a nostra disposizione per aiutare il pianeta e, allo stesso tempo, le nostre finanze

L’ecologia è uno dei temi centrali nel nostro tempo, e ha finito per coinvolgere anche i mercati. Apparentemente si tratta di due mondi lontani. Nei fatti, però, interloquiscono in maniera più profonda di quanto potrebbe sembrare. E questo non solo perché l’andamento dell’economia reale si ripercuote in maniera inevitabile sui titoli emessi dalle imprese (pensiamo ad esempio al valore di un’azienda distrutta da un evento climatico estremo, come una forte alluvione). Ma anche perché è possibile canalizzare in modo diretto i nostri investimenti per supportare l’economia green. Ad esempio, sostenendo le aziende che si impegnano concretamente per la lotta al cambiamento climatico, o punendo quelle più inquinanti (come quelle che operano nel settore petrolifero). Andiamo dunque a vedere quali sono gli strumenti a nostra disposizione per aiutare il pianeta e, allo stesso tempo, le nostre finanze.

La «finanza verde»

Con il concetto di «sviluppo sostenibile» si indica il modello che punta a un’evoluzione il cui prezzo non dovrà essere pagato dalle generazioni future. Questa visione è applicabile anche alle attività finanziarie: mitigare i cambiamenti climatici o puntare alle emissioni zero sono impegni che possono convivere con le proprie attività di investimento. Anzi, le possono determinare: scegliendo di allocare le nostre risorse in progetti che puntano a tutelare l’ambiente, infatti, contribuiamo al loro sviluppo. Allo stesso modo, possiamo decidere di sottrarre il nostro appoggio a imprese che non rispettano le convenzioni internazionali, o che operano in settori dannosi per la (già grave) crisi climatica. In questo modo contribuiamo a configurare il mercato di domani: incentivando l’impegno ecologico delle imprese e scoraggiando invece gli enti e le aziende che continuano a trascurare gli aspetti sopracitati.

I Green Bond

Tra gli strumenti più impattanti sui mercati in termini di sostenibilità ci sono i green bond. Si tratta innanzitutto di obbligazioni, ovvero di titoli che rappresentano una parte di debito acceso da una società o da un ente pubblico per finanziarsi. Chi le emette, in altre parole, ha un debito, mentre chi le acquista ha un credito. La particolarità dei green bond è che la loro emissione finanzia progetti che hanno un impatto positivo per l’ambiente, dal trattamento dell’acqua e dei rifiuti al controllo dell’inquinamento. A questa categoria di attività, in via esclusiva, andranno dunque destinate le risorse raccolte: per questo si parla di obbligazioni «verdi». Possono essere emesse da singole aziende o da istituzioni finanziarie sovranazionali, come la Banca mondiale o la Banca europea per gli investimenti.

I prodotti ESG

Una seconda alternativa per investire soddisfacendo la volontà di aiutare l’ambiente sono consiste nei prodottifondi ESG. L’acronimo si riferisce a tre aree principali, ovvero: Environmental (ambiente), Social (società) e Governance. In particolare, aderendo a questa tipologia di fondi, ovvero prodotti finanziari che consentono di sottoscrivere quote di partecipazione a un patrimonio collettivo gestito da apposite società, o sottoscrivendo polizze assicurative che promuovono aspetti ESG, si ha la sicurezza che gli investimenti saranno destinati a titoli che si distinguono anche per il rispetto di determinati criteri ambientali da parte della società o dell’ente che li emette. Pensiamo ad esempio a startup climatech o dell’economia circolare. Ambiente, società e governance devono rispettare una serie di criteri di misurazione, di pari passo a un insieme di standard operativi a cui si devono ispirare le politiche aziendali. L’obiettivo è garantire il raggiungimento di determinati risultati di sostenibilità.

L’impegno europeo

L’Unione europea ha dimostrato di avere a cuore il tema della finanza sostenibile già da qualche anno. Nel 2018, per esempio, ha pubblicato il Piano d’Azione per la finanza sostenibile. Il documento contiene la strategia e le misure da adottare al fine di raggiungere l’obiettivo di uno sviluppo autenticamente sostenibile sotto il profilo economico, sociale e ambientale. Nel rispetto dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Le azioni da intraprendere a livello europeo, secondo le raccomandazioni del Piano, sono dieci e puntano al raggiungimento di tre principali obiettivi: favorire la canalizzazione degli investimenti finanziari verso un’economia maggiormente sostenibile, considerare la sostenibilità nelle procedure per la gestione dei rischi e rafforzare la trasparenza e gli investimenti di lungo periodo.

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