Napoli, la banda che rubava nei negozi passando dalle fogne
Hanno rubato merce per 173 mila euro in un negozio di abbigliamento e scarpe del centro storico di Napoli. E poi statue, cimeli e testi antichi dalla biblioteca storica dell’ex complesso ospedaliero Gesù e Maria. Sempre con la stessa tecnica: penetrando nei locali dalle fogne. Oggi la procura contesta a 14 indagati (di cui nove in custodia cautelare) l’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio. Durante le perquisizioni gli investigatori hanno trovato e sequestrato a casa di uno degli arrestati quattro walkie-talkie muniti di auricolari e una ventina di torce frontali, verosimilmente utilizzate in attività di scavo. Insieme c’erano un disturbatore di frequenze, una trentina di telefoni cellulari e varie videocamere. I carabinieri li hanno anche ripresi mentre si infilavano in un tombino nell’androne di un palazzo a Napoli spacciandosi per operai. Uno degli arrestati aveva anche spruzzato con una bomboletta spray una delle telecamere dei militari. Senza accorgersi dell’altra che lo ha ripreso mentre lo faceva. Ora le indagini cercheranno di appurare se gli arrestati siano connessi ad altri furti messi a segno con la stessa tecnica. Si dividevano in gruppi e comunicavano con i walkie-talkie. C’era anche chi si occupava di controllare gli ingressi fingendo di portare a spasso dei cani.
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