Pnrr, via libera della Commissione europea alle modifiche dell’Italia. Meloni: «Fieri del lavoro svolto, spenderemo tutti i fondi»
Dopo lunghi mesi di negoziati, interlocuzioni e revisioni, la Commissione europea ha ufficializzato oggi il via libera al Pnrr dell’Italia così come modificato dal governo Meloni. Il piano aggiornato dell’Italia vale ora 194,4 miliardi di euro, ha riassunto l’esecutivo Ue nel comunicare l’approvazione: composti per 122,6 miliardi da prestiti e per 71,8 miliardi da sovvenzioni a fondo perduto. Le riforme che l’Italia s’impegna a portare a termine sono ora 66, sette in più rispetto al piano originale, gli investimenti sono invece 150. Le misure principali incluse nel piano mirano a rafforzare le riforme chiave in settori come la giustizia, gli appalti pubblici e il diritto della concorrenza. Una serie di investimenti nuovi o potenziati mira a promuovere poi la transizione verde e digitale, con investimenti «nelle energie rinnovabili, le filiere verdi e le ferrovie», fa sapere la Commissione.
Lollobrigida: «Raddoppiati i fondi per l’agricoltura»
Tra i primi a commentare il via libera di Bruxelles alla revisione del Pnrr c’è il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che annuncia il raddoppio dei fondi destinati al comparto agricolo. «Abbiamo raddoppiato i fondi del Pnrr per l’agricoltura passando da 3,6 miliardi a praticamente il doppio, sull’agrisolare e sulle filiere di produzione che garantiscono questi prodotti», ha detto Lollobrigida intervenendo al forum internazionale del turismo di Baveno, sul Lago Maggiore.
Meloni: «Fieri del lavoro svolto»
Anche Giorgia Meloni, che oggi ha incontrato a Palazzo Chigi le associazioni datoriali, esprime soddisfazione per il lavoro svolto dal suo esecutivo. «Abbiamo la conferma di aver fatto un lavoro di cui il governo può essere molto fiero. Abbiamo fatto ciò che avevamo promesso, abbiamo verificato le criticità e le abbiamo superate, abbiamo fatto in modo che tutti i soldi del Pnrr venissero spesi nei tempi», ha detto Meloni – secondo quanto si apprende – nel suo intervento. La revisione del Pnrr, ha precisato la premier, mette a disposizione «della crescita economica» altri 21 miliardi. Un tesoretto, aggiunge Meloni, paragonabile a «una seconda manovra economica». Nella revisione del piano sono state inserite modifiche ad alcuni progetti «irrealizzabili o non ammissibili», in particolare degli enti locali, che secondo Meloni rischiavano di non essere realizzati nei tempi. A commentare il via libera annunciato oggi dalla Commissione europea sul Pnrr è anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, secondo cui i decreti della delega fiscale, il decreto anticipi, la legge di bilancio e la revisione del Pnrr costituiscono quattro tasselli fondamentali dell’azione dell’esecutivo, che si integrano e si completano a vicenda.
Credits foto: EPA/Olivier Hoslet | La sede della Commissione europea a Bruxelles (29 dicembre 2022)
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