Torino, le fa a pezzi la bici con una motosega e la controlla con un’App: «Ora ho ancora paura»
Il giudice per le indagini preliminari di Torino ha decretato il divieto di avvicinamento nei confronti di un uomo accusato di pedinare e usare atti di violenza nei confronti dell’ex compagna da otto anni. La storia comprende il monitoraggio degli spostamenti di lei attraverso un’App e persino la distruzione di una bicicletta con una motosega. La pubblica ministera ha chiesto per l’uomo otto mesi di reclusione. L’edizione torinese di Repubblica racconta che dopo i primi tre mesi di relazione la donna ha cercato di lasciarlo. Lei lo ha denunciato sette volte: la prima dopo pochi mesi di relazione nel 2016. Poi ha ritirato la querela: «Pensavo di essere innamorata e l’ho perdonato. Ma mi sono pentita moltissimo. Dopo poco tempo è diventato più violento di prima». La ragazza l’ha conosciuto quando aveva 25 anni. «Per lui ho lasciato il mio fidanzato. Dopo tre mesi mi spintonava e faceva sfuriate improvvise. Poi mi diceva che mi amava». Lei successivamente ha scoperto che era sposato e aveva un figlio: «Ha negato tutto. Poi ha promesso che avrebbe lasciato la moglie. Sono rimasta incinta. Ho voluto credergli». Dopo otto anni lui sta ancora con la sua compagna ufficiale. Ma ha continuato a perseguitare l’altra. Fino all’anno scorso, quando è arrivato il divieto di avvicinamento. Lui le scriveva 100 messaggi al giorno: «La tua fine è quasi vicina. Fai attenzione in questi giorni». Le citofonava anche all’una di notte per sapere se era a casa. L’11 marzo 2022 ha preso la sua bici elettrica e l’ha fatta a pezzi con una motosega elettrica. La sera prima le aveva detto: «Ti farò vedere di cosa sono capace». Lei frequenta un centro antiviolenza: «Ma ho ancora paura».
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