Perché quei «filamenti di polimeri» non hanno a che fare con le fantomatiche scie chimiche
A volte ritornano. Sono le clip estrapolate a vecchie interviste a vari sostenitori delle teorie del complotto. Stavolta ci viene segnalata una intervista a Enrico Gianini condivisa su Facebook, riguardo a quelli che definisce «filamenti di polimeri» associati alle fantomatiche scie chimiche. Torniamo a spiegare di cosa si tratta. Nel Social network è possibile trovare anche diversi altri filmati (per esempio qui), dove si vede il medesimo fenomeno a cui, come vedremo, corrisponde la stessa spiegazione.
Per chi ha fretta:
- Durante una vecchia intervista il teorico delle scie chimiche Enrico Gianini mostra delle immagini riguardanti dei filamenti di polimeri che verrebbero rilasciati dagli aerei.
- In realtà dalle immagini vediamo che molto probabilmente si tratta di tele di ragni migratori, come già ampiamente documentato, tale fenomeno si chiama ballooning.
- La presunta produzione artificiale di tale fenomeno non è mai stata dimostrata.
Analisi
A sostegno della teoria delle Scie chimiche (ovvero l’idea che gli aerei disperdano appositamente delle scie di sostanze pericolose per scopi mai chiariti dai teorici della cospirazione), vengono portate presunte prove di fantomatiche conseguenze legate al fenomeno, di cui il principale diffusore in Italia è stato Rosario Marcianò. Si sono fatte analisi dell’acqua piovana confondendo i milligrammi coi microgrammi; misurate altitudine e temperatura delle nuvole con strumenti di dubbia utilità; fatte analisi poco accurate su neve e grandine che non si fondono; teorizzata una malattia immaginaria detta morbo di Morgellons sulla base delle “ricerche” svolte da una mamma apprensiva; c’è anche chi, dando credito a un teorico della Terra cava, ha sostenuto che c’entri qualcosa il sistema di antenne HAARP. Quindi perché non dovrebbe esserci anche chi – come Gianini – confonde le tele lasciate nelle campagne dai ragni con fantomatici filamenti di polimeri derivati dalle Scie chimiche?
Ecco un altro esempio di “misteriosi” polimeri:
Quei “misteriosi” filamenti di polimeri
Trovate l’intervista integrale di Telecolor da cui è stata tratta la clip su YouTube, caricata sette mesi fa nel canale di Marcianò. La parte in oggetto comincia dal minuto 37:23. Le immagini riguardanti i presunti filamenti di polimeri sono molto probabilmente tele rilasciate da alcuni ragni durante la loro migrazione. Sono le meglio note ragnatele da ballooning. Per chi volesse approfondire, Paolo Attivissimo fornisce nel suo blog tutte le fonti a dimostrazione del fatto che tale fenomeno è noto. È possibile anche recuperare il resoconto del chimico e divulgatore Simone Angioni durante un confronto col teorico delle Scie chimiche Giorgio Pattera (dal minuto 4:38) basato sugli stessi dati presentati dai complottisti:
Allora, noi su questo siamo d’accordo – continua Angioni rispondendo a Pattera che parla di filamenti sintetici -, che questi siano di origine animale e molto simili alle ragnatele. Quello su cui non siamo d’accordo è che quei filamenti lì avvengono guarda caso tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, quando i ragni migrano. […] Questa specie di ragni comunemente nota tessono una ragnatela a forma di paracadute, che viene trasportata dal vento anche per diversi chilometri, sia in lunghezza che in altezza, e servono apponto per migrare in nuove zone.
Il chimico citava nel suo intervento anche il documentario della BBC The Living Planet, dove si vede la raccolta di questi ragni a 6500 metri di quota.
Conclusioni
Abbiamo visto che i filamenti di polimeri di cui parla Gianini non hanno nulla di misterioso o spiegabile con chissà quale piano dei poteri forti. Si tratta in realtà di una delle tante tracce dell’attività dei ragni migratori.
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