Luxottica, quattro giorni di lavoro a parità di stipendio: come funziona il nuovo accordo sulla settimana corta
Per venti settimane all’anno, i dipendenti degli stabilimenti Luxottica lavoreranno quattro giorni, restando liberi dal venerdì alla domenica. Lo prevede l’accordo sperimentale sottoscritto dal più grande gruppo mondiale dell’occhialeria con i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e le Rsu nell’ambito del nuovo contratto integrativo aziendale. Per tutte le altre settimane dell’anno, invece, si manterranno i canonici cinque giorni lavorativi. La novità sull’orario di lavoro coinvolgerà tutti i lavoratori degli stabilimenti di Agordo, Sedico, Cencenighe Agordino (Belluno), Pederobba (Treviso), Lauriano (Torino) e Rovereto (Trento). Complessivamente, si tratta di circa 20 mila dipendenti. L’adozione della settimana lavorativa corta avverrà a parità di salario e per alcuni reparti solo su base volontaria.
Cosa prevede l’accordo
In cambio della settimana lavorativa di quattro giorni, i lavoratori dovranno pagare un “prezzo”, ovvero rinunciare a cinque permessi retribuiti all’anno, così da coprire altrettanti venerdì liberi. I restanti 15 saranno invece a carico dell’azienda. La soluzione inserita nel nuovo contratto sembra aver lasciato soddisfatti sia i sindacati che i vertici aziendali. «I lavoratori oggi alle aziende chiedono soprattutto tempo di vita, e la vera sfida è dimostrare che si può essere efficienti e produttivi lavorando meno ore», osserva Milena Cesca, segretaria generale Femca Cisl Belluno. Sulla stessa linea anche Francesco Milleri, amministratore delegato di EssilorLuxottica, secondo cui «in un’epoca di grandi mutamenti economici e sociali emerge l’urgenza di ridisegnare nuovi modelli organizzativi delle aziende». Tra gli altri punti previsti dal nuovo contratto integrativo, c’è la concessione del part time – per tre anni e con contributi pieni – ai lavoratori in uscita. Per i più giovani, invece, Luxottica si impegna ad assumere fin da subito con un contratto a tempo pieno – e non più parziale, come avvenuto finora – coloro che entrano in azienda per prendere il posto dei pensionandi.
La filosofia della «settimana corta»
Con il nuovo contratto siglato con i sindacati, Luxottica va ad aggiungersi alla lista delle aziende italiane che hanno deciso di sperimentare la settimana lavorativa di quattro giorni. Tra i casi più noti in Italia c’è Intesa San Paolo, che ha introdotto per i propri dipendenti la possibilità di lavorare quattro giorni a settimana su turni di 9 ore a parità di retribuzione. Anche Lamborghini sta per firmare un accordo con i sindacati che prevede, tra le altre cose, una sperimentazione simile. A differenza di altri Paesi europei, in Italia non è mai stata condotto un test su larga scala della settimana corta. Eppure, secondo diversi esperti, lavorare quattro giorni a settimana permetterebbe non solo di migliorare il benessere dei dipendenti, ma anche di stimolare la produttività. «Non c’è niente di naturale nel lavorare cinque giorni – spiegava qualche mese fa in un’intervista a Open l’esperto Pedro Gomes -. La settimana lavorativa è un costrutto sociale, politico ed economico che dovrebbe cambiare ed evolversi man mano che le società cambiano ed evolvono».
Credits foto: ANSA/Daniel Dal Zennaro | La sede di Luxottica Group Spa a Milano
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