La nonna di Giulia Cecchettin: «È diventata la figlia di tutti. Turetta? L’odio non è utile a nessuno»
Carla Gatto è la nonna di Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Qualche giorno fa ha presentato a Rovigo un suo libro dedicato alla figlia Monica. «Ho iniziato a scriverlo durante il Covid, poi ho deciso di dedicarlo a mia nuora, mancata circa un anno fa. Il prossimo lo dedicherò a Giulia», dice oggi in un’intervista al Corriere della Sera. Il racconto ha come protagonista «Emma, una ragazza del Sud vittima di una società patriarcale dove i maschi decidono il destino delle donne. Stanca della violenza del suo patrigno si ribella e, con lo zaino in spalla, scappa al Nord per realizzare i suoi sogni».
La nipote
Della nipote invece le manca «tutto. Lei era meravigliosa. Aveva sempre il sorriso. Amava il disegno, i fumetti. Una vena artistica che forse aveva preso da me, dipingere è una delle miei passioni. Mi mostrava le sue creazioni e mi raccontava che aveva iniziato questo corso. Era contenta di laurearsi in Ingegneria biomedica. “Mi piace tantissimo fare i disegni perché mi dà libertà”, mi diceva. E invece è riuscita a seguire solo due lezioni». Ora lei e la sua famiglia sono chiusi nel dolore. Mentre Giulia «è diventata la figlia di tutti. Ma è giusto così, la sua storia è arrivata al cuore di tantissime persone». Per Filippo Turetta, però, «in questo momento non so cosa provo. Sentire un sentimento di rabbia è inevitabile. Provare odio non è, però, utile a nessuno. L’odio ci logora inutilmente». I suoi genitori, dice, «non li conosco. Non me la sento di parlare di loro. Voglio ricordare solo la nostra Giulia. Lei era il nostro sole. Aveva una vita piena di cose belle davanti al sé. Quella sera si è fidata. Ed ora non c’è più…».
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