Carpi, spedizione punitiva a scuola con passamontagna e coltelli. Il prof interviene e viene malmenato: «Azione disumana»
«Mi sono lanciato per cercare di sedare un’aggressione, ma subito dopo sono stato ripetutamente colpito da pugni sul naso che mi hanno fatto cadere a terra lasciandomi intontito per almeno dieci minuti». A parlare è Vincenzo Giordano, professore di sostegno all’istituto professionale Ipsia Vallauri di Carpi, in provincia di Modena, finito in Pronto soccorso con una frattura scomposta al naso e 30 giorni di prognosi riservata dopo essere stato vittima di una spedizione punitiva di alcuni studenti. L’aggressione al docente è avvenuta mercoledì scorso, quando durante la ricreazione un gruppo di dieci minorenni – provenienti da altri istituti – ha preso di mira un altro studente nel cortile della scuola. Armati di coltelli e coperti con cappucci e passamontagna, i giovani hanno iniziato ad attaccare il minore. A quel punto il professore – che era di sorveglianza all’intervallo – ha deciso di intervenire, ma è stato colpito a sua volta alla testa. Sul posto sono poi intervenute le forze dell’ordine.
«Inaccettabile»
«Sono estremamente triste e provato perché quello che ha fatto questa banda organizzata di giovanissimi non solo è disumano ma lascia intravedere un fortissimo disagio sociale che sempre più spesso sfocia in violenza», commenta oggi Giordano a Orizzonte Scuola. Quanto accaduto è stato condannato nell’immediato dalla preside del Vallauri, Silvia De Vitis. «Quanto è avvenuto preoccupa l’intera comunità scolastica cittadina perché danneggia il diritto dei nostri studenti di recarsi a scuola in uno stato di sicurezza che l’istituto ha sempre assicurato», ha dichiarato la dirigente. «È un episodio inaccettabile e di una gravità estrema. La scuola è un luogo in cui gli studenti dovrebbero sentirsi protetti», ha aggiunto. Solidarietà al docente è stata espressa anche dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
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