Israele: «Se Hamas fornisce la lista di 10 ostaggi da liberare pronti a una nuova tregua»
Mentre gli Stati Uniti puntano il dito contro Hamas per la fine della tregua umanitaria perché non ha fornito la lista degli ostaggi, anche l’esercito israeliano accusa il gruppo terroristico di aver infranto parte dell’accordo per la tregua. La famiglia Bibas, composta dal piccolo Kfir di 10 mesi, il fratello Ariel di 4 anni, la madre Shiri e il padre Yarden, doveva essere liberata, ma «hanno deciso di non farlo». A dirlo è il portavoce delle forze israeliane Daniel Hagari, citato dal Times of Israel. «La famiglia Bibas è un caso che seguiamo con l’intelligence e operativamente dall’inizio dei combattimenti», ha dichiarato il portavoce. «Ieri è stato pubblicato un video doloroso che mostra Yarden Bibas. Da un lato è un segnale di vita, dall’altro è una crudele manipolazione terroristica fatta da Hamas», ha concluso facendo riferimento al filmato diffuso ieri sera dai miliziani. Il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, – sollecitato sulla questione degli ostaggi – ha dichiarato che «è totalmente plausibile che Hamas abbia altre donne e bambini in ostaggio», contrariamente a quandto dichiarato dal gruppo terroristico. «Bisogna sempre prendere le dichiarazioni di Hamas cum grano salis», ha commentato. E la Cnn riporta che se Hamas presenterà una lista di dieci ostaggi da liberare, Israele è pronto a riprendere la tregua.
Tel Aviv vuole una «zona cuscinetto sul lato palestinese del confine di Gaza»
Israele ha informato che vorrebbe creare una zona cuscinetto sul lato palestinese del confine di Gaza per prevenire futuri attacchi. Farebbe parte delle proposte per l’enclave dopo la fine della guerra. Lo riporta il sito della Reuters citando fonti egiziane e regionali. Oggi l’esercito israeliano ha annunciato la ripresa dei combattimenti contro Hamas. L’ulteriore proroga di un giorno della tregua di cui si parlava in nottata è saltata. Ed è quindi scaduto l’accordo provvisorio, cosa che comporta la ripresa delle ostilità. L’Idf fa anche sapere che un missile da Gaza è stato intercettato: «Hamas ha violato la tregua e ha sparato anche in territorio israeliano». Per questo motivo «le Forze di Difesa Israeliane hanno ripreso a combattere contro l’organizzazione terroristica nella Striscia di Gaza». Il ministero degli Interni di Gaza ha confermato che gli aerei di Israele hanno ricominciato a sorvolare la Striscia, mentre i loro veicoli hanno aperto il fuoco nel Nord-Ovest dell’enclave.
Blinken: «La fine della tregua? Colpa di Hamas»
«È importante capire perché la tregua è terminata. È terminata a causa di Hamas. Hamas ha violato gli impegni presi». A dichiararlo il segretario di Stato americano Antony Blinken alla stampa prima di partire da Dubai, per la conferenza sul clima Cop28. Lo riporta il Times of Israel. «Infatti, ancor prima che la pausa terminasse, ha commesso un atroce attacco terroristico a Gerusalemme, uccidendo tre persone e ferendone altre, tra cui degli americani», ha aggiunto Blinken, «ha iniziato a lanciare razzi prima che la pausa finisse e, come ho detto, ha rinnegato gli impegni presi in termini di rilascio di alcuni ostaggi».
La ripresa delle ostilità
Nella notte il Wall Street Journal aveva fatto sapere che secondo alcuni funzionari egiziani la tregua sarebbe stata prorogata di altre 24 ore. Nel frattempo l’Idf aveva intercettato un razzo da Gaza, partito un’ora prima della scadenza della tregua. Sempre secondo il quotidiano Israele sta pianificando la caccia ai leader di Hamas in tutto il mondo dopo la fine dei bombardamenti a Gaza. Il primo ministro Benjamin Netanyahu avrebbe chiesto all’intelligence un piano per colpire i leader in Turchia, Qatar e altri paesi. Sulla falsariga della campagna degli Anni Settanta per i terroristi palestinesi coinvolti nel massacro delle Olimpiadi di Monaco.
Gli scontri
Al Jazeera fa sapere che sono in corso pesanti scontri tra gruppi di combattenti palestinesi e israeliani. Nella zona centrale della Striscia i carri armati israeliani stanno colpendo anche i campi profughi di Nuseirat e Bureij. L’agenzia di stampa Afp parla di colpi di artiglieria e attacchi aerei da parte dell’esercito israeliano.
(in copertina un uomo visita un memoriale per le vittime del festival musicale Nova nel luogo del festival vicino al Kibbutz Reim, vicino al confine di Gaza, nel sud di Israele, il 1° dicembre 2023. Foto EPA/ATEF SAFADI)
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