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Martedì a Padova i funerali di Giulia Cecchettin: attese 10mila persone. Il piano sicurezza e l’ipotesi della presenza di Meloni e Mattarella

02 Dicembre 2023 - 12:00 Redazione
Dopo una serie di riunioni tra le autorità padovane per l'organizzazione della sicurezza della cerimonia, il feretro della ragazza farà tappa anche a Saonara per essere sepolto accanto alla mamma

Sono previsti per martedì 5 dicembre alle 11 a Padova i funerali di Giulia Cecchettin. Manca solo l’ufficialità, che arriverà dopo il nulla osta per la sepoltura atteso a ore, dopo la lunga autopsia svolta ieri 1° dicembre. La cerimonia dovrebbe svolgersi nella basilica di Santa Giustina, nella città in cui la 22enne stava per laurearsi in Ingegneria biomedica. Stando a quanto trapela sul programma, il feretro farà tappa anche nella chiesa della parrocchia di Saonara, dove la ragazza faceva l’animatrice. La salma sarà poi seppellita nel cimitero in provincia di Padova, accanto alla mamma. Secondo Il Messaggero, ai funerali è attesa la partecipazione delle più alte cariche dello Stato. Il piano di sicurezza cui stanno lavorando il Comune di Padova e la prefettura prevede anche l’ipotesi di dover accogliere anche la premier Giorgia Meloni e il capo dello Stato Sergio Mattarella. Ma sulla loro presenza per il momento non vi sono conferme ufficiali. Alla cerimonia sono attese circa 10mila persone. Considerando l’importante afflusso di partecipanti, le autorità locali ipotizzano anche l’installazione di maxischermi fuori dalla basilica.

La tappa a Saonara

Nelle ultime ore si è tenuto un incontro tra il questore, il prefetto, il parrocco e il sindaco di Saonara. Il feretro dovrebbe partite per il paesino del Padovano dopo la cerimonia, per fare tappa nella chiesa del paese d’origine della ragazza in cui don Francesco Montetti dovrebbe tenere un momento di preghiera. All’interno ci saranno al massimo 200 posti a sedere e non sarà permessa la presenza di persone in piedi lungo le navate laterali. All’esterno saranno quindi installati degli altoparlanti, per permettere a tutti di seguire. Tra loro anche gli studenti del paese, che usciranno un’ora prima da scuola.

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