Le condizioni di Alessandro Meluzzi dopo l’intervento per l’ischemia: «Preghiamo, deve tornare a dirigere la difesa della verità»
Le condizioni di Alessandro Meluzzi sono ancora gravi. Lo psichiatra è stato colpito sabato da un’ischemia mentre si trovava nel suo studio a Cesena. È stato sottoposto a un intervento chirurgico all’ospedale Bufalini. Ora è ricoverato in rianimazione. La situazione è stabile. Ieri anche sulla sua pagina Facebook è comparsa l’esortazione a pregare uniti, mentre Red Ronnie ha fatto sapere che ieri avrebbe dovuto incontrarlo per documentare un incontro con Don Alessandro Minutella: «Stiamo pregando per lui. Sono rimasto in contatto con chi gli sta vicino. Alessandro è troppo importante per non tornare a dirigere la difesa della verità».
La carriera politica
Meluzzi è stato senatore tra il 1994 e il 2001 con il Polo per le Libertà e Forza Italia. In seguito è passato all’Udr di Francesco Cossiga, ai Verdi e all’Udeur di Clemente Mastella. Nel 2017 ha fondato il Partito Anti Islamizzazione. Il Corriere della Sera oggi ricorda che lo psichiatra nato a Napoli nel 1955 è da alcuni anni primate, metropolita e arcivescovo della Chiesa ortodossa italiana autocefala con il nome ecclesiastico di Alessandro I. Sulla sua svolta religiosa ha detto: «Progettavo di prendere i voti sin dai tempi del liceo. Poi la vita mi ha fatto imbattere nelle donne e mi ha distolto dal sacerdozio. La mia vocazione però è rimasta intatta». Prima di Forza Italia era stato comunista e poi craxiano. Ma ha anche votato insieme a comunisti e verdi per la fine dell’embargo a Cuba.
La comunità di recupero
Meluzzi ha anche creato una comunità di recupero psichiatrico, il Monastero di Rul nell’astigiano. Qualche tempo fa ha detto che Giorgia Meloni, con la quale ha scritto un libro sulla mafia nigeriana, «ha scelto di partecipare all’Aspen Institute e di stare, come Crosetto, nel club di Rockefeller, di quelli che decidono le sorti del mondo in cui viviamo. Ma è naturale, ripeto: fa la premier in Italia. L’avesse fatto in Lesotho o in Niger avrebbe avuto margini di manovra diversi». E ancora: «Si chiama realpolitik: Meloni ha capito quello che si deve fare per governare a lungo la colonia italiana». Da No vax è stato sospeso dall’ordine dei medici il 6 ottobre 2021 per inosservanza dell’obbligo vaccinale contro il Covid-19.
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