Il sigaro toscano torna (interamente) italiano: la manifattura passa a Luca di Montezemolo e soci
Il sigaro toscano torna a parlare (solo) italiano. La manifattura passa infatti sotto il controllo completo di Luca Cordero di Montezemolo e dei suoi soci Piero Gnudi, Aurelio Regina e Francesco Valli, per anni azionisti minoritari. L’operazione avvenuta ieri mattina, lunedì 4 dicembre, prevede infatti il rilevamento da parte della società Leaf BidCo – costituita dai quattro azionisti – del 50,01% delle quote di Apollo Delos, il fondo statunitense che nel 2021 aveva rilevato dal fallimento Seci la maggioranza di Manifatture Sigaro Toscano (Mst). Per fare ciò, la società di Montezemolo & soci ha sottoscritto – si legge nel comunicato di Mst – un contratto di finanziamento con cinque istituti bancari per un totale di circa 108 milioni di euro. Di questi, scrive il Corriere della Sera, una parte servirà per l’acquisto delle azioni; mentre un’altra per la rinegoziazione dell’attuale debito della società pari a 41 milioni di euro ereditati, la cui estinzione dovrà avvenire entro un massimo di sette anni. Per citare qualche dato, lo scorso anno Mst ha chiuso con un fatturato intorno ai 120 milioni, in crescita rispetto al 2021. sono stati prodotti 232 milioni di sigari. Attualmente, la società esporta in quaranta Paesi del mondo, che rappresentano il 25% della vendita complessiva. Nella giornata di ieri, il cda di Manifatture Sigaro Toscano e, sotto la presidenza dello stesso Montezemolo, ha nominato, in seguito alle dimissioni dei tre consiglieri indicati dal Tribunale di Bologna, tre nuovi componenti: Marco Nuzzo, Matteo Tamburini e Francesco Valli.
Leggi anche:
- «Non sono salutista: mi nutro di fatica fisica ma fumo il sigaro»: Pier Silvio Berlusconi si racconta
- Torna il Pos obbligatorio in tabaccheria, via libera a sigarette e marche da bollo con la carta
- L’istruttoria dell’Antitrust sulle sigarette elettroniche e Glo Hyper X2: «Informazioni ingannevoli sui rischi per la salute»