Ancona, ribaltata in appello la sentenza all’ergastolo: assolto l’infermiere accusato di omicidio per gli anziani morti nella Rsa
La Corte d’Assise d’Appello di Ancona ha ribaltato la sentenza di primo grado all’ergastolo nei confronti di un infermiere accusato di omicidio per la morte di 7 anziani nella Rsa di Offida, in provincia di Ascoli Piceno, e lo ha assolto «perché il fatto non sussiste». I giudici hanno quindi chiesto la sua immediata scarcerazione. A seguito delle indagini, la Procura di Ascoli lo aveva accusato di omicidio per la morte di otto persone e di tentato omicidio in altri quattro casi. La Corte d’Assise di Macerata, l’1 giugno 2022, aveva condannato il 60enne infermiere ascolano Leopoldo Wick all’ergastolo, ritenendolo responsabile di 7 omicidi e di un tentato omicidio per indebita somministrazione di farmaci ad altrettanti pazienti tra il 2017 e il 2018. In appello, il procuratore generale di Ancona Roberto Rossi aveva chiesto la conferma della condanna. Wick fu inizialmente arrestato il 15 giugno 2020 su ordine del gip di Ascoli, e rilasciato nel dicembre 2021 dalla Corte d’Assise. L’infermiere tornò in carcere nel giugno 2022 dopo il ricorso della procura e la decisione della Cassazione. In primo grado contro l’infermiere era stato anche disposto l’isolamento diurno e una provvisionale per le parti civili, in attesa della definizione del risarcimento da stabilire in separata sede. Gli avvocati di Wick avevano fatto ricorso contro la condanna, ma anche la Procura aveva presentato ricorso contro le assoluzioni – dall’accusa di omicidio in un caso e di tentato omicidio negli altri tre. In appello, la Corte di Ancona ha stabilito che il fatto non sussiste e ha assolto l’imputato, che non ha trattenuto le lacrime dopo la lettura del dispositivo. I giudici hanno anche revocato i risarcimenti, condannando al pagamento delle spese processuali le parti civili che avevano fatto ricorso contro la sentenza di primo grado.
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