«Inchiesta su Crosetto»: il ministro querela Il Giornale. Sallusti rilancia: «È nervoso e poco lucido»
Il ministro Guido Crosetto annuncia una querela per Il Giornale. Che, secondo il responsabile della Difesa del governo Meloni, avrebbe inventato «di sana pianta un titolo gravemente diffamatorio, totalmente falso costruito evidentemente con il solo intento di infangare. Un atto gravissimo per il quale ho dato immediatamente mandato di denunciare in ogni sede possibile». La frase imputata è Inchiesta su Crosetto. Alessandro Sallusti, appresa la notizia della denuncia nei confronti del quotidiano che dirige, rilancia con una replica aspra: «Mi sembra che il ministro sia molto nervoso e quando uno è nervoso perde la lucidità», afferma. «L’inchiesta è sul tema sollevato da Crosetto e credo che questo lo capisca anche uno stupido». Il Giornale di questa mattina, 7 dicembre, ospita in apertura l’articolo di Luca Fazzo con il titolo al centro della polemica. Per il ministro «la cosa più grave è che non si può trattare di un errore perché a tutti è stato chiaro che si trattava di un colloquio per chiarire i concetti da me espressi anche nelle sedi istituzionali».
L’accusa
Il titolo e l’articolo del Giornale, invece, «rivelano la chiara volontà di mistificare la realtà e trasmettere un messaggio, lo ripeto, tanto diffamatorio quanto falso, inaccettabile. Non posso ora esimermi dal capirne la ratio e soprattutto i mandanti». Nell’articolo però si dice che il ministro non è indagato. Crosetto è stato ascoltato ieri in procura come testimone dopo le frasi sui magistrati del 26 novembre scorso. Il giorno dopo proprio Il Giornale aveva parlato di inchieste su persone «molto vicine alla premier». Il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, nella replica all’AdnKronos alle accuse del ministro, spiega: «Il nervosismo gli fa perdere lucidità, il titolo è una sintesi. L’inchiesta non è su di lui ma sul sistema».
La replica
E ancora: «Aspetto la sua querela, mi chiedo come mai non abbia querelato anche il Corriere della Sera che lui sostiene aver fatto un titolo, una sintesi eccessiva del suo pensiero», continua Sallusti. «Evidentemente ha qualche timore a querelare il Corriere della Sera e pensa di avere gioco facile a querelare giornali che gli sono sempre stati vicini nella sua azione». Riguardo la frase sui mandanti, Sallusti conclude: «Questo fa parte del nervosismo che lo rende poco lucido. Io non so quali sono i mandanti di Crosetto, so che io non ho mandanti».