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Il gioielliere condannato e il risarcimento ai parenti dei ladri: «Non ho più un soldo, mi hanno chiesto 3 milioni»

07 Dicembre 2023 - 07:12 Redazione
mario roggero gioielliere condannato
mario roggero gioielliere condannato
Mario Roggero: ho versato 300 mila euro, ne vogliono altri

«Io non ho un soldo. Non ho niente. Ho due mutui ipotecari sulla casa». Mario Roggero, il gioielliere condannato per aver ucciso due ladri e averne ferito un altro a Grinzane Cavour in provincia di Cuneo racconta oggi a Libero che è stato «costretto» a «risarcire i ladri», ovvero i parenti delle due vittime. «Ho versato già 300 mila euro, quelli erano i due alloggi di mia madre. E mi sono indebitato con le banche di altri 300 mila». Le provvisionali del tribunale, specifica, sono in aggiunta a quelli già versati. «Avevano chiesto quasi tre milioni, per la precisione: 2 milioni e 885 mila euro. Ma lei si rende conto in che Stato viviamo? Il rapinatore può chiedere il risarcimento del danno: follia. Anche perché che avrei dovuto fare in quegli attimi? Non avevo alternativa», dice a Serenella Bettin.

I risarcimenti

Roggero racconta che per una rapina che risale al 2015 «mi hanno massacrato di botte, mi hanno spaccato tre costole, il naso. Leso una spalla che ho dovuto far operare spendendo 12 mila euro. E sa quanto mi hanno dato di risarcimento? Io avevo diritto a 85 mila euro e mia figlia a 12 mila. Mi hanno versato 100 euro in due tranche». Poi torna a sostenere la tesi della legittima difesa: «Quando i banditi sono usciti di corsa, Laura, mia figlia, era legata ma io non vedevo mia moglie. Loro sono saliti in auto e io ho visto che uno aveva ancora la pistola in mano. Il primo colpo l’ho sparato contro lo specchietto retrovisore. Il mio obiettivo era quello. Volevo fermare la macchina. Però non riuscivo a vedere. E se ci fosse stata mia moglie lì dentro? Ho visto Spinelli che stava salendo in auto e mi puntava ancora la pistola. Così gli ho sparato nelle gambe, ma lui è alto, l’ho preso sopra l’anca».

La giustizia e i delinquenti

«Fra cinque mesi faccio 70 anni, capisce, 70. Settant’anni e dopo aver lavorato una vita, sono cinquant’anni che lavoro, io e mia moglie abbiamo vissuto qua dentro, ho 4 figlie, 8 nipoti, sempre lavorato, pagato le tasse, ecco a 70 anni la mia prospettiva è di andare dentro fino a 90? Qui siamo pazzi. C’è qualcosa che non quadra». Roggero dice che vive la situazione «in modo drammatico, tutto questo ha rovinato la vita non solo mia, ma anche quella di mia moglie, delle mie figlie. Una figlia che lavorava con noi, ha smesso perché ha paura anche a entrare in negozio, i miei nipoti non vengono nemmeno più a trovarci. E aspetti: dopo la rapina del 2021 altre 4 spaccate a casa, oltre alle 10 precedenti in negozio. Io non ne posso più. E la giustizia protegge i delinquenti».

La raccolta fondi

La figlia del gioielliere Silvia Roggero ha organizzato una raccolta fondi per il padre. Anche Matteo Salvini ha promesso di aiutarlo: «Mi ha chiamato e ha detto che la sta organizzando anche lui», dice Roggero.

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