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Milano, Cityscoot interrompe il servizio e per le strade della città restano 750 scooter elettrici abbandonati

08 Dicembre 2023 - 18:36 Redazione
L'azienda francese non ha ancora ritirato i suoi motorini, ma promette che spariranno prima di Natale

Quaranta dipendenti senza lavoro e 750 motorini elettrici abbandonati per strada. È questo tutto ciò che rimane a Milano dopo che l’azienda di scooter sharing Cityscoot ha interrotto il proprio servizio a partire dal 30 novembre scorso. «Nonostante i nostri numerosi sforzi per restare aperti, le nostre energie non sono bastate. Abbiamo un solo obiettivo: tornare», ha fatto sapere l’azienda ai propri dipendenti. Tutta colpa delle difficili acque economiche in cui naviga la casa madre francese Prospheres, che ha colto di sorpresa i dipendenti del distaccamento italiano dell’azienda. Da più di una settimana, i motorini elettrici di Cityscoot a Milano e Torino sono inutilizzabili, ma si trovano ancora in giro per la città. Solo nel capoluogo lombardo, scrive oggi il Corriere della Sera, ne rimangono ancora 750. Fermi, inutilizzati e in alcuni casi anche di intralcio ai passanti. L’azienda ha fatto sapere di aver affidato l’incarico di rimozione dei veicoli a un’azienda esterna. I lavori sono iniziati il 7 dicembre, proprio mentre la città festeggiava Sant’Ambrogio, e dovrebbero concludersi prima di Natale.

Stando alla ricostruzione del Corriere, i lavoratori italiani di Cityscoot non hanno ancora ricevuto gli stipendi per il mese di novembre. Ed è per questo che alcuni di loro si sono rivolti ai sindacati, chi per raggiungere un accordo per il licenziamento conciliato e chi semplicemente per avere ciò che gli spetta. Lo sbarco in Italia di Cityscoot risale al 2018. Un anno più tardi, a Milano sono sbarcati i primi 500 scooter. Alla difficile situazione economica della casa madre francese si sono sommati in questi anni anche i ripetuti furti di batterie elettriche, che hanno senz’altro contribuito a minare la sostenibilità dell’intero progetto. A inizio anno, il servizio di scooter sharing ha alzato le tariffe, ma neanche quello è bastato a ripianare i conti.

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