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Sarafine vince X Factor 2023: chi è la cantante calabrese che si è licenziata per seguire il suo sogno

08 Dicembre 2023 - 09:41 Redazione
La 34enne ha conquistato la fiducia del pubblico con il duetto internazionale con gli Ofenbach, l'inedito Malati di gioia e un medley dei suoi cavalli di battaglia

È Sarafine la vincitrice di X Factor 2023. All’anagrafe Sara Torrenti, la 34enne di origini calabresi ha conquistato un’ultima volta la fiducia del pubblico con il duetto internazionale con gli Ofenbach, l’inedito Malati di gioia e un medley dei suoi cavalli di battaglia ad X Factor. Super ospite presente alla finale: Gianni Morandi. Nella prima manche i quattro concorrenti rimasti si sono esibiti con un “riassunto” dei brani che hanno segnato il loro percorso all’interno del talent. Nella seconda, ci sono stati i duetti. Oltre al duo francese con Sarafine, ci sono stati Miss Keta con Maria Tomba, Francesco Gabbani accanto a Il Solito Dandy e Omar Pedrini con gli Stunt Pilots. Poi gli inediti: Tomba ha cantato la sua Crush, Sarafine ha portato Malati di gioia, Il Solito Dandy si è presentato con Solo Tu e gli Stunt Pilots con Imma Stunt.

Chi è Sarafine

«Ha vinto una produttrice, una cantautrice, un’artista che sa fare qualsiasi cosa», ha annunciato Francesca Michielin premiando la vincitrice della 17esima edizione di X Factor. Sarafine è nata a Vibo Valentia in Calabria e, a un certo punto della sua vita, ha abbandonato il posto di lavoro da assistente amministrativa per trasferirsi a Bruxelles e realizzare il suo vero sogno: vivere di musica. Le sue canzoni mixano influenze musicali di elettronica e di generi più leggeri: Dubstep, Tecno, Trap, Drill, e Pop. Scrive testi sia in italiano che in inglese. Sul suo inedito, ha dichiarato: «Parla di me, parla della generazione anni 80/90 che ha seguito un percorso educativo e lavorativo più per senso del dovere che per reale vocazione. E che spesso si è sentita fuori luogo. Magari vedendo la gioia come un morbo da cui tenersi a distanza con anticorpi a tempo indeterminato». Quanto invece al suo nome d’arte, la stessa cantautrice ha spiegato che è la semplice unione tra Sara e Fine: «Si rifà al concetto di infinito, pensavo all’urobòro in particolare, questo serpente che si morde la coda, che per me rappresentava un po’ la mia vita. Mi sentivo un po’ condannata a questo finire in me stessa».

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