Addio a Ryan O’Neal, star del film Love Story: aveva 82 anni
È morto a 82 anni, «in pace e circondato dalla sua amorevole squadra», Ryan O’Neal, star di Hollywood nato a Los Angeles il 20 aprile 1941. Appassionato di boxe, si avvicinò al set dopo il trasferimento della famiglia in Germania, alla fine degli anni Cinquanta. Tornato in California, iniziò ad apparire in numerose serie televisive il successo arrivò nel 1970. O’Neal interpretò il protagonista maschile di Love Story, il film diretto da Arthur Hiller accanto ad Ali MacGraw. Il film ottenne sette candidature all’Oscar – vinse una statuetta per la colonna sonora – compresa quella come Miglior attore protagonista per O’Neal. Per quel ruolo, fu premiato in Italia con il David di Donatello come Miglior attore straniero e ottenne una candidatura anche ai Golden Globe. Ma Ryan O’Neal partecipò a decine di pellicole e lavorò anche con Stanley Kubrick che lo volle in Barry Lyndon. Negli anni recenti è apparso in numerosi episodi della serie tv Bones. Ricordando l’attore nel giorno della sua scomparsa, il New York Times sottolinea come sia diventato popolare anche per le sue relazioni sentimentali e per i suoi problemi lontano dal set. Si sposò una prima volta nel 1963 con Joanne Moore, con la quale ebbe due figli. Il matrimonio naufragò tre anni più tardi e si sposò una seconda volta con l’attrice Leigh Taylor-Young, dalla quale ebbe un terzo figlio. La coppia si separò nel 1974. O’Neal iniziò quindi una lunga e travagliata relazione con l’attrice Farrah Fawcett, star della serie tv Charlie’s Angels ed icona di bellezza. I due furono legati dal 1979 al 1997, e nuovamente negli anni Duemila fino alla scomparsa dell’attrice, il 25 giugno 2009. La coppia ebbe un figlio, il quarto per O’Neal. E tante furono le relazioni che gli furono attribuite negli anni, con Ursula Andress, Jacqueline Bisset, Barbra Streisand, Diana Ross, Melanie Griffith. Il terzogenito Patrick ha ricordato il padre in tre lunghi post su Instagram, ripercorrendo la carriera da attore ma raccontando anche l’uomo lontano dai riflettori: «Era il mio eroe, amava il suo lavoro ed era davvero umile. Amava le persone con cui lavorava, ed era reciproco. Mi ha sempre supportato e mi è stato vicino, ora potrà riabbracciare Farrah, di nuovo insieme».