In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
ECONOMIA & LAVOROBolletteEnergia elettricaGasGoverno Meloni

Fine del mercato tutelato: come cambia la bolletta luce e gas dal 2024 e come trovare l’offerta giusta

11 Dicembre 2023 - 17:59 Gianluca Brambilla
Dal prossimo anno milioni di italiani saranno costretti a scegliere un nuovo operatore per le forniture di luce e gas: ecco tutto quello che c'è da sapere per farsi trovare pronti

Con il via libera del Consiglio dei ministri dello scorso 5 dicembre, è arrivata la tanto contestata conferma della fine del mercato tutelato. Una misura presa in accordo con l’Unione Europea, che ha incluso la liberalizzazione del mercato dell’energia tra le condizioni indispensabili per l’erogazione della terza rata del Pnrr. Da gennaio, dunque, inizierà la transizione verso il mercato libero sia per il gas che per l’energia elettrica. Ma non per tutti: il governo ha deciso infatti di escludere i cosiddetti «vulnerabili». Una categoria in cui rientrano circa quattro milioni e mezzo di famiglie, che continueranno a usufruire di forniture di energia a prezzi calmierati. Ecco una breve guida su tutto ciò che c’è da sapere sulla fine del mercato tutelato e sulla transizione a quello libero.

Cos’è il mercato tutelato?

Con mercato tutelato, o servizio di maggior tutela, ci si riferisce a un regime in cui le condizioni inserite nei contratti delle forniture di luce e gas sono disciplinate dall’Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) ogni trimestre. Il servizio è nato nel 2007 per proteggere i consumatori più vulnerabili, offrendo loro prezzi calmierati e condizioni contrattuali ad hoc. Nel mercato libero, invece, il regolatore si limita a definire i costi di trasporto dell’energia, distribuzione e oneri di sistema. Tutto il resto viene deciso dal fornitore.

Quante famiglie sono coinvolte?

Nel decreto approvato dal Consiglio dei ministri il 5 dicembre, si parla di nove milioni di utenze domestiche che ancora usufruiscono del mercato tutelato per le forniture di energia elettrica e di 6 milioni per il gas. Se si tolgono i clienti vulnerabili, le famiglie interessate dal passaggio al mercato libero sono circa 3 milioni per il gas e circa 5 milioni per la luce. Tutti loro andranno ad aggiungersi ai 21 milioni di nuclei familiari che già rientrano nel mercato libero.

Chi sono i vulnerabili?

Per quanto riguarda il mercato del gas, sono considerati «vulnerabili» – e quindi esonerati dal passaggio al mercato libero – i clienti domestici che presentano una o più di queste condizioni: si trovano in condizioni economicamente svantaggiate; sono soggetti con disabilità; hanno un’utenza in una struttura abitativa di emergenza (per esempio in seguito a terremoti o calamità naturali); hanno un’età superiore a 75 anni. Per quanto riguarda il mercato dell’energia elettrica, ci sono altre due condizioni da tenere in considerazione (in aggiunta a quelle previste per il gas). In questo caso sono considerati vulnerabili anche i clienti che versano in condizioni di salute tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiatura mediche alimentate a energia elettrica; oppure che abitano su un’isola minore non interconnessa. Se non si è stati identificati dal proprio fornitore di energia come soggetti vulnerabili, si può compilare l’apposito modulo di autocertificazione di Arera.

Come sapere se si fa parte del mercato tutelato?

Per capire se si fa parte del mercato tutelato oppure no, è sufficiente osservare con attenzione una bolletta. In alto a destra, vicino al nome del fornitore, è indicata la formula «servizio di tutela» (per il gas) e «servizio di maggior tutela» (per la luce). Se una di queste due diciture compare nella bolletta, vuol dire che si è ancora nel mercato tutelato. Il passaggio al mercato libero può avvenire in qualsiasi momento. È sufficiente aderire a una delle offerte proposte dai tanti provider di energia.

Quando avverrà il passaggio?

Il regime a maggior tutela terminerà il 10 gennaio 2024 per la fornitura di gas e il primo aprile dello stesso anno per la luce.

Cosa succede a chi non passa al mercato libero?

A chi non cambia offerta nei limiti di tempo prestabiliti non saranno staccate le utenze. Per quanto riguarda il gas, i fornitori metteranno automaticamente a disposizione dei clienti “ritardatari” un’offerta simile al mercato tutelato. Si tratta della cosiddetta «Placet», un acronimo che sta per Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela. Discorso a parte, invece, per la luce: se il cliente finale non sottoscrive un’offerta di mercato libero a partire da aprile 2024, la fornitura passerà automaticamente al Servizio a Tutele Graduali (Stg). Arera sta organizzando infatti alcune aste territoriali, i cui vincitori si aggiudicheranno i clienti “ritardatari” per i prossimi tre anni.

Conviene di più il mercato libero o quello tutelato?

Negli ultimi tre anni, complice la crisi energetica innescata dalla guerra in Ucraina, le bollette sul mercato libero sono sempre state le più alte. I clienti in regime tutelato, infatti, sono riusciti a evitare almeno in parte i rincari record dei beni energetici. Ed è per questo che molte associazioni dei consumatori hanno protestato contro la decisione del governo di non prorogare il termine del mercato tutelato. Secondo i dati di Arera, il 95% delle famiglie che sono passate al mercato libero nei primi sei mesi del 2023 pagano bollette più care rispetto a prima. I sostenitori della liberalizzazione ritengono però che sul lungo periodo la concorrenza porterà a maggiori risparmi per tutti.

Come scegliere il nuovo fornitore?

Il cliente che deve passare dal mercato tutelato al mercato libero può scegliere il nuovo operatore nella modalità che preferisce: negozi fisici, telefono e siti web dei fornitori. Il passaggio è gratuito – a eccezione dei contratti a prezzo bloccato – e richiede al massimo due mesi di tempo. Per confrontare le offerte delle centinaia di operatori presenti sul mercato libero si può consultare il Portale Offerte di Arera.

Quali offerte sono disponibili sul mercato libero?

Le offerte nel mercato libero dell’energia sono essenzialmente di due tipi: a prezzo fisso e a prezzo variabile. Nel primo caso, la tariffa pagata per luce o gas viene fissata per uno o due anni, mettendo al riparo il cliente da eventuali impennate dei prezzi. Nel secondo caso, la bolletta segue l’andamento del mercato, con le tariffe che si aggiornano ogni mese.

A chi chiedere informazioni?

Con la fine del mercato tutelato, il governo ha annunciato anche una campagna informativa e un rafforzamento degli strumenti di monitoraggio dei prezzi, così da scongiurare nuovi aumenti in bolletta. In ogni caso, Arera ha attivato lo Sportello per il consumatore, che fornisce informazioni e assistenza a tutti i clienti interessati dal passaggio al mercato libero dell’energia. Lo sportello è raggiungibile sul sito o chiamando il numero 800166654.

Foto di copertina: ANSA/Massimo Percossi | Una manifestazione contro il caro bollette in via Goito, a Roma (3 ottobre 2022)

Leggi anche:

Articoli di ECONOMIA & LAVORO più letti