Il Consiglio Europeo avvia i negoziati per l’adesione di Ucraina e Moldavia. Orbán su Kiev: «Pessima decisione»
Il Consiglio Europeo ha deciso di avviare i negoziati per l’adesione di Ucraina e la Moldavia. Ad annunciarlo su X è il presidente Charles Michel. Il Consiglio inoltre «ha concesso lo status di candidato alla Georgia. E l’Ue avvierà i negoziati con la Bosnia-Erzegovina una volta raggiunto il necessario grado di conformità ai criteri di adesione e ha invitato la Commissione a riferire entro marzo per prendere una tale decisione. Un chiaro segnale di speranza per la loro gente e per il nostro continente». Quando è stata presa la decisione di dare il via libera ai negoziati di adesione il premier ungherese Viktor Orbán «non era in sala». Il primo ministro ungherese non ha delegato nessuno scegliendo consapevolmente di non partecipare, salvo poi dichiarare la sua contrarietà post voto. Per questo nessuno ha obiettato al via libera.
The European Council has decided to open accession negotiations with Ukraine & Moldova. #EUCO granted candidate status to Georgia. And the EU will open negotiations with Bosnia and Herzegovina once the necessary degree of compliance with the membership criteria is reached and…
— Charles Michel (@CharlesMichel) December 14, 2023
«Questa è una vittoria per l’Ucraina. Una vittoria per tutta l’Europa. Una vittoria che motiva, ispira e rafforza», scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Una «decisione storica» è stato il commento della Casa Bianca, con il consigliere alla sicurezza nazionale Jake Sullivan. Nel corso del Consiglio è stato approvato il dodicesimo pacchetto di sanzioni alla Russia.
Orbán: «Sull’Ucraina una pessima decisione»
«L’adesione dell’Ucraina all’Ue è una decisione sbagliata. L’Ungheria non vuole far parte di questa decisione sbagliata!», dichiara su Facebook il premier ungherese, Viktor Orbán. «La posizione dell’Ungheria è chiara: avviare i negoziati con l’Ucraina in queste circostanze è una decisione del tutto insensata, irrazionale e sbagliata, e l’Ungheria non cambierà la sua posizione», afferma. «D’altra parte altri 26 paesi hanno insistito affinché questa decisione fosse presa. Per questo l’Ungheria ha deciso che se i 26 decideranno di farlo, dovranno andare per la loro strada», chiarisce Orbán.
Meloni: «Grande soddisfazione»
«Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime grande soddisfazione per i concreti passi avanti nel processo di allargamento raggiunti al Consiglio europeo per Ucraina, Moldova, Georgia e Bosnia Erzegovina. Si tratta di un risultato di rilevante valore per l’Unione Europea e per l’Italia, giunto in esito ad un negoziato complesso in cui la nostra Nazione ha giocato un ruolo di primo piano nel sostenere attivamente sia Paesi del Trio orientale sia la Bosnia Erzegovina e i Paesi dei Balcani occidentali», dichiara in una nota Palazzo Chigi.
Il passaggio sulla Bosnia Erzegovina
Fonti diplomatiche, in merito al dossier allargamento, sottolineano che, nelle conclusioni, c’è «un significativo passaggio sulla Bosnia Erzegovina» dove si «esprime la volontà dell’Ue di aprire i negoziati di adesione con una chiara prospettiva temporale e precise indicazioni procedurali». Le stesse fonti osservano che la dicitura «il Consiglio europeo “è pronto a” è stata sostituita con “il Consiglio europeo aprirà». Nel testo inoltre si mette per iscritto che la Commissione riferirà «al Consiglio sui progressi compiuti al più tardi nel marzo 2024, in vista di una decisione».