Omicidio Fiorenza Rancilio, il figlio Guido in stato di fermo: è piantonato in ospedale
È stato ufficialmente fermato nella notte Guido Augusto Gervasi Gastone Pozzolini Gobbi Rancilio, accusato dell’omicidio della madre Fiorenza Rancilio. Secondo gli inquirenti è lui, che resta ricoverato e piantonato al Policlinico di Milano, la persona che ha aggredito la donna nel suo appartamento in via del Crocifisso 6. La 73enne è stata stordita con una sostanza prima di morire. I carabinieri della compagnia Duomo l’hanno trovata su un tappeto del salotto, avvolta in un piumone bianco. Alcuni asciugamani coprivano la ferita, profonda e all’altezza della fronte. Procurata con un corpo contundente preso in casa. Forse un attrezzo da palestra. Guido Rancilio era da anni in cura psichiatrica. La diagnosi era quella di schizofrenia. La madre aveva paura delle sue crisi psichiatriche. Quelle in cui regolarmente «impazziva e spaccava tutto».
La scena del delitto
Ieri mattina i dipendenti dell’ufficio attendevano Fiorenza Rancilio. Quando non l’hanno vista scendere si sono allarmati e hanno alla fine chiamato le forze dell’ordine. I carabinieri hanno trovato Guido Rancilio seduto in un’altra stanza dopo la scoperta del corpo. Intorno a lui hanno trovato anche una serie di benzodiazepine. Il 35enne è nato a Lugano, dove la famiglia si era trasferita dopo il rapimento del fratello Augusto, architetto allora 25enne. La ‘ndrangheta lo aveva prelevato a Cesano Boscone nell’hinterland nel 1978. Il ragazzo non è più tornato a casa: fu ucciso dai suoi carcerieri in Aspromonte durante un tentativo di fuga. Prima il padre aveva avvertito i rapitori: «L’azienda ha debiti con le banche, non ho soldi per il riscatto». Nel 1995 Guido aveva chiesto e ottenuto dal ministero della Giustizia di aggiungere al suo cognome anche quello materno.
Gli psicofarmaci
Le indagini della pubblica ministera Ilaria Perinu dovranno capire cosa è successo nell’appartamento. A dare l’allarme è stata la domestica insieme a un dipendente delle due ditte immobiliari di famiglia, Palladium Group e Omnium. Nelle aziende lavora anche il fratello di Fiorenza, Cesare. Altre società hanno sede all’estero. Guido è stato spesso ricoverato negli ospedali dopo le sue crisi. I carabinieri hanno trovato in casa decine di scatole di psicofarmaci. Gli investigatori hanno anche repertato un oggetto che potrebbe essere l’arma del delitto. Dopo la convalida del fermo davanti al Gip sarà l’autopsia a stabilire la verità sulla morte.