Chiara Ferragni chiede scusa sul caso Balocco: «Devolverò un milione di euro al Regina Margherita». Ma è scontro Fedez-Meloni – Il video
Lei chiede scusa, dopo due giorni di assenza dai social, poi riceve il tapiro di Striscia e ammette: «Me lo merito». Lui in prima linea attacca la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, difendendo la moglie. Chiara Ferragni, con la voce rotta e quasi in lacrime, si scusa con tutti i suoi followers per il caso Balocco, su cui l’Antitrust ha condannato, con una multa di un milione di euro, le due società collegate all’influencer per pratica commerciale scorretta. «Sono sempre stata convinta che chi è più fortunato ha la responsabilità morale di fare del bene. Questi sono i valori che hanno sempre spinto me e la mia famiglia. Questo è quello che insegniamo ai nostri figli. Gli insegniamo anche che si può sbagliare, e che quando capita bisogna ammettere, e se possibile, rimediare all’errore fatto e farne tesoro. Ed e quello che voglio fare ora. Chiedere scusa e dare concretezza a questo mio gesto: devolverò 1 milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini», ha dichiarato. Poi ha ricevuto il tapiro d’oro di Striscia la notizia, e all’inviato Valerio Staffelli non ha nascosto la sua amarezza: «Mi merito il Tapiro, perché seppur in buona fede ho commesso un errore. È giusto che mi assuma le mie responsabilità».
Fedez attacca la premier Meloni
Fedez dal canto suo si rivolge direttamente alla premier: «Gentile presidente del Consiglio Giorgia Meloni, visto che bisogna diffidare da noi, le risulta che i componenti del suo governo, anche alcuni che sono indagati per reati gravi e altri che fanno fermare i treni come se fossero in un taxi, quando sbagliano chiedono scusa e pagano di tasca loro? Mi faccia sapere. Visto che ha trovato il tempo di parlare di noi che lavoriamo col web perché non ci parla di Santanchè, della famiglia La Russa, l’ex sottosegretaria Montaruli condannata, Andrea Delmastro e la lista potrebbe continuare all’infinito. Giorgia Meloni niente? Due paroline su di loro niente? Eh, le priorità del Paese cara presidente del Consiglio… Ci vediamo al Family Day con Elon Musk».
«Ho commesso un errore di comunicazione e avrei dovuto vigilare meglio»
Nel suo lungo video Ferragni ha ammesso alcuni errori. «Ma non basta – ha aggiunto – lo faccio pubblicamente perché mi sono resa conto di aver commesso un errore di comunicazione. Un errore di cui farò tesoro in futuro, separando completamente qualsiasi attività di beneficenza, che ho sempre fatto e continuerò a fare, da attività commerciali. Perché anche se il fine ultimo è buono, se non c’è stato un controllo sufficiente sulla comunicazione, può ingenerare equivoci». E ancora: «Come ho già detto nei giorni scorsi, impugnerò il provvedimento dell’Agcm perché lo ritengo sproporzionato e ingiusto. Il mio errore in buona fede è stato legare con la comunicazione una attività commerciale a una di solidarietà. Purtroppo si può sbagliare, mi spiace averlo fatto e mi rendo conto che avrei potuto vigilare meglio». «Ma, se la sanzione definitiva dovesse essere – come spero – inferiore a quella decisa dall’Agcm, la differenza verrà aggiunta al milione di euro. Nei prossimi giorni parlerò con il Regina Margherita per capire come l’ospedale utilizzerà la somma da me donata e vi racconterò periodicamente gli aggiornamenti. Il mio errore rimane ma voglio far si che da questo errore si generi qualcosa di costruttivo e di positivo», ha concluso l’imprenditrice digitale.
La sanzione dell’Antitrust
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inflitto una multa di un milione di euro alle società Fenice S.r.l. e TBS Crew S.r.l., che gestiscono i marchi e i diritti relativi alla personalità e all’identità personale di Chiara Ferragni: rispettivamente per 400 mila euro e per 675 mila euro. L’accusa rivolta è per l’appunto quella di pratica commerciale scorretta sul pandoro “griffato” dalla moglie del rapper, in una campagna avvenuta lo scorso Natale. Sullo stesso caso la Balocco, produttrice dei pandori, è stata multata per 420 mila euro. Secondo l’Antitrust «le suddette società hanno fatto intendere ai consumatori che acquistando il pandoro “griffato” Ferragni avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino. La donazione, di 50 mila euro, era stata invece già effettuata dalla sola Balocco mesi prima. Le società riconducibili a Chiara Ferragni hanno incassato dall’iniziativa oltre 1 milione di euro».
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