Covid, a dicembre crescono i contagi: il vademecum per proteggersi durante le feste
Le feste bussano alle porte, e con loro anche il Covid. Questo mese di dicembre si è distinto per un’impennata dei contagi, tanto che nelle scorse settimane anche la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha lanciato l’allerta: «Sono sempre preoccupata per tutto quello che può accadere, monitoriamo tutto, Covid compreso». Di positivo resta tuttavia che la situazione negli ospedali è sotto controllo e non ci sono quindi condizioni di criticità all’orizzonte. Restano da tutelare, però, parenti e amici che si incontrano per le feste. Ecco quindi alcuni accorgimenti da adottare per proteggere noi e gli altri.
Tamponi e cosa fare se si è positivi
Come era solito fare maggiormente negli anni scorsi, è cosa buona farsi un tampone prima di vedere amici e parenti. Sono sufficienti anche i test rapidi che si trovano ormai facilmente nelle farmacie o nei supermercati a prezzi ridotti rispetto agli anni scorsi. Qualora si dovesse risultare positivi non è necessario, secondo le norme del governo, restare in isolamento. Ci sono, però, delle regole che il ministero della Salute raccomanda: usare la mascherina Ffp2 se si entra a contatto con altre persone, evitare posti affollati e il contatto con persone fragili, e rimanere a casa finché si hanno sintomi.
Il luogo di lavoro
Quanto al luogo di lavoro non c’è più l’obbligo di restare a casa o indossare la mascherina. Anche se il ministero consiglia comunque di restare a casa fino a quando si hanno i sintomi, ovvero quando si è più esposti al contagio. Se, invece, si è dall’altra parte, ovvero si è entrati a contatto con un positivo, anche in questo caso non è previsto l’isolamento o l’uso della mascherina.
Baci e abbracci si possono dare?
Per quanto riguarda i comportamenti da adottare con le persone che incontriamo, medici e scienziati rassicurano: si possono dare baci e abbracci agli affetti. Non è quindi necessario cambiare atteggiamenti o adottare particolari accorgimenti su questo fronte. L’attenzione deve, però, restare alta con le persone fragili: nonni anziani, donne in gravidanza, immunodepressi, malati. Per le persone con patologie o con più di 60 anni (ma non solo) è consigliato il vaccino. Per avere la dose è necessario che siano passati almeno 4 mesi dall’ultima iniezione di vaccino o dall’ultima infezione Covid.