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Condannato per diffamazione il tiktoker Gabriele Vagnato: l’inviato di Fiorello accusò l’uomo sbagliato di essere un ladro di biciclette

18 Dicembre 2023 - 18:24 Redazione
Il giovane pubblicò su YouTube un video che ritraeva un artigiano milanese innocente: «Sono contento dell'esito, ma quell'uomo mi ha rubato la vita», ha detto il 56enne

Aveva accusato in un video-inchiesta su YouTube da 559 mila visualizzazioni un uomo (innocente) di essere un ladro di biciclette. Gabriele Vagnato, tiktoker e all’epoca inviato di Fiorello per la trasmissione Viva Rai2! è stato condannato a Milano a un anno di carcere con sospensione della pena subordinata al versamento di 5mila euro per diffamazione a mezzo stampa. Nel filmato pubblicato nell’ottobre 2022, Vagnato scambiò il signor Beppe, un artigiano di Milano, per un ladro di biciclette. L’idea era quella di una sorta di «esperimento sociale», così lo aveva definito il giovane, in tre puntate: aveva lasciato in una zona della periferia di Milano una bicicletta incustodita con un gps installato sotto il sellino, per vedere in quanto tempo qualcuno l’avrebbe rubata. Subito dopo il furto, il tiktoker – che ha cercato di rintracciare il malvivente – ha postato un’immagine nella quale era ritratto un uomo con le mani sulla bici. In seguito, pensando fosse l’artigiano il ladro, ha infine postato sul web il filmato che è diventato immediatamente virale. La giudice monocratica della settima sezione penale del Tribunale, Paola Braggion, ha disposto oggi – lunedì 18 dicembre – il sequestro conservativo del video e di 7mila euro. Mentre al diffamato spetterà un risarcimento da oltre 25mila euro. «Sono contento dell’esito del processo. Però quell’uomo mi ha rubato la vita e la serenità. Ho dovuto cambiare casa e prendo ancora le medicine», ha commentato il 56enne milanese. Il legale difensore di Vagnato, nel chiedere la sua assoluzione, ha invece spiegato che il tiktoker non avrebbe agito con dolo, ovvero non aveva alcuna intenzione di diffamare, e ha inoltre sottolineato che nel fotogramma messo in rete il signor Beppe non era riconoscibile.

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