«Scegli la tua villa sul mare a Gaza»: così l’azienda israeliana vende sulle macerie della Striscia. L’ira degli utenti: «Ladri»
«Svegliatevi, una casa al mare non è un sogno». Con queste parole un’azienda edile israeliana invita sui social a comprare casa. Non degli appartamenti qualsiasi, ma da costruire al posto di quelli distrutti dei palestinesi. Si tratta dell’impresa “Harey Zahav” (Montagne d’oro), fa sapere il Fatto Quotidiano, che si definisce «leader nel mercato immobiliare in Giudea e Samaria», e costruisce insediamenti ebraici in Cisgiordania. Quando è iniziata la guerra, alcuni dipendenti dell’azienda si sono arruolati per combattere a Gaza. Tra questi anche lo stesso amministratore delegato Shlomo Warmstein. Aspetto di cui vanno particolarmente orgogliosi, tanto da pubblicizzarlo a più riprese sui social. Non mancano, però, i commenti di condanna all’azienda.
L’ira degli utenti
«Il posto migliore per questo progetto è l’inferno. La tua nazione è immaginazione», scrive un utente. «Ladri», incalza un altro. «Non sono vostre terre», aggiungono in tanti altri. Inoltre, ricorda Il Fatto, per il diritto internazionale sono illegali tutte le colonie oltre la linea dell’armistizio. Un aspetto su cui tra l’altro c’è unità di giudizio: dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite alla Corte Penale Internazionale e quella di giustizia dell’Aja. Ma non solo. Costruire nuovi insediamenti su quelli già esistenti viola anche le stesse leggi israeliane.
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