L’armocromista di Schlein sul video di scuse di Chiara Ferragni: «Scena poco reale, il colore era giusto ma avrei fatto diversamente» – Il video
«Se lo spirito del messaggio è simulare dispiacere, in tal caso il grigio è il colore ideale poiché nel suo specifico caso, si mette in contrapposizione ai colori caldi e brillanti del suo incarnato. Ma io avrei mantenuto i miei soliti colori». Elena Chiccio, l’armocromista citata da Elly Schlein durante la sua intervista a Vogue, è stata sentita da Mow Magazine per commentare le scelte di colore di Chiara Ferragni nel video di scuse sulla vicenda pandori Balocco. L’Agcm l’ha multata per 1 milione di euro per aver violato la «diligenza professionale […], integrando una pratica commerciale scorretta, connotata da elementi di ingannevolezza». E ora si potrebbe aprire un contenzioso anche sulle uova di Pasqua. Il grigio scelto da Ferragni è canonicamente inteso come quello adatto per rappresentare dispiacere, ma secondo l’esperta Chicchio l’influencer avrebbe potuto fare una scelta diversa, e rimanere fedele al suo stile. Ha usato il grigio, spiega Chicchio, «per enfatizzare quel processo di dispiacere in base a quello che è successo. Se lo spirito del messaggio è simulare dispiacere, in tal caso il grigio è il colore ideale poiché nel suo specifico caso. vuole mantenere un tono sobrio, sotto le righe rispetto a quelli che sono i colori che lei usa e in contrasto con quelli che sono i suoi colori naturali. Lei è andata ad utilizzare credo proprio appositamente un colore di questo tipo, lavorando quindi anche nella comunicazione non verbale».
Rimanere fedeli ai follower
Secondo l’armocromista, Ferragni poteva scegliere toni e colori più caldi, per non snaturare la sua comunicazione tradizionale e veicolare un messaggio più fedele al suo stile. «Per mantenere una conversazione più fedele e rispettosa nei confronti di chi è investito nel suo pandoro e quindi nei confronti dei suoi follower, avrei mantenuto i miei soliti colori, proseguendo con una comunicazione meno fintamente dispiaciuta ma più reale», prosegue Chicchio, «se, invece, vogliamo aderire completamente a quello che è stato il messaggio del dispiacere, allora va bene l’uso del grigio. È stato molto studiato a tavolino. Nel chiedere scusa, è stata una professionista». L’esperta parla addirittura di una «pantomima»: «Non mi è sembrata molto reale questa scena. La verità la saprà solo lei, ma credo che l’antitrust abbia fatto il suo dovere a riguardo e probabilmente ci sono delle fondate motivazioni». Oltre al colore della felpa indossata da Ferragni durante il video di scuse, c’è anche un altro elemento che ha attirato l’esperta di comunicazione: il trucco. «Non era completamente struccata, ma era truccata con toni completamente diversi rispetto ai suoi soliti toni», fa notare Chicchio, «è andata ad utilizzare toni piuttosto freddi per riuscire ad avvantaggiarsi nel messaggio che voleva mandare. Sembrava quasi un trucco della sera prima. Il rosa che aveva sugli occhi era un rosa molto nude, ma non direi granché su quello».
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