In Evidenza Cop29Donald TrumpGoverno Meloni
FACT-CHECKINGFloridaUcrainaUSAVolodymyr Zelensky

No! Zelensky non ha preso la cittadinanza americana e una villa in Florida

19 Dicembre 2023 - 09:50 Antonio Di Noto
La notizia falsa è stata pubblicata da un sito che ruba l'identità altrui per generare autori inesistenti

Secondo quanto si legge in un articolo condiviso sui social, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky avrebbe acquistato una villa in Florida, con la prospettiva datagli dal governo statunitense di ricevere rifugio negli Usa. L’articolo afferma che un agente dei servizi segreti statunitensi, ovviamente anonimo, avrebbe rivelato che l’amministrazione Biden gli avrebbe garantito la sicurezza e l’alloggio a lui e alla sua famiglia. Nelle condivisioni compare anche un documento di naturalizzazione, a dimostrazione che Zelensky avrebbe già ottenuto la cittadinanza americana. Si tratta di un falso.

Per chi ha fretta:

  • Si sostiene che Zelensky abbia preso la cittadinanza americana.
  • E che abbia acquistato una villa in Florida.
  • In realtà, Zelensky non ha acquistato la villa, che risulta tutt’ora intestata a un altro proprietario.
  • Il documento presentato come prova della naturalizzazione è disponibile online come template modificabile.
  • L’autrice dell’articolo che ha diffuso la bufala non sembra esistere, e usa come profilo una foto rubata a un’altra persona.

Analisi

Vediamo uno screenshot di uno dei post oggetto di verifica. Nella descrizione si legge:

È chiaro ormai – salvo alla stampa e ai tg italiani, che continuano senza vergogna a fungere da bollettini della Nato – che, dopo averlo esibito in giro per il mondo come una madonna pellegrina, Zelens’kyj l’hanno mollato. Da un punto di vista militare, la guerra continua (e continuerà ancora per un pezzo, a intensità più o meno bassa), ma da un punto di vista politico può dirsi bella e finita, e il c.d. “Occidente collettivo” l’ha “praticamente” persa lasciando dietro di sé una montagna di morti (diverse centinaia di migliaia) e una popolazione senza prospettive. Mosca, dal canto suo, l’ha “praticamente” vinta. C’è tempo per un bilancio approfondito degli obiettivi politici raggiunti effettivamente dai veri attori della guerra in Ucraina, e mi riprometto di farlo a suo tempo: ecco perché mi limito per ora ad usare l’avverbio “praticamente” per i risultati di entrambi i campi in lotta. Un avverbio buono ad oggi, ma che al momento opportuno andrà esplicitato. Per quanto riguarda la “madonna pellegrina” di cui sopra, di fronte al rischio concreto che una fazione del sistema di potere di Kiev lo faccia fuori – in questo momento in Ucraina c’è una resa dei conti interna al Palazzo che prevede anche pacchi bomba agli avversari o il loro avvelenamento in stile Borgia – l’altra fazione (Usa in testa) ne sta preparando la pensione dorata a spese dei cittadini statunitensi, come emerge dalle voci che sfuggono dal mondo dell’intelligence Usa. Staremo a vedere se Zelens’kyj riuscirà a godersi la villa in Florida da 20 milioni di dollari o un paio di metri del sottosuolo ucraino, semmai con un bel mausoleo sopra.

Circola un altro testo, un copia incolla da un post del canale Telegram InfoDefense:

L’OPERAZIONE SENZA PRECEDENTI DEGLI STATI UNITI PER PROTEGGERE ZELENSKY FA SCALPORE: IL PRESIDENTE UCRAINO PUÒ FUGGIRE IN AMERICA?

Si assiste ad un uso senza precedenti delle risorse statunitensi e delle sovvenzioni per la cittadinanza per prolungare il soggiorno del Presidente Zelensky negli Stati Uniti, il che sta causando incertezza sul futuro della leadership ucraina nel conflitto in corso.

Un agente dei servizi segreti statunitensi che ha voluto rimanere anonimo, ha rivelato a DCWeekly i dettagli dei preparativi per il trasferimento del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky negli Stati Uniti.

L’agente sostiene che l’amministrazione Biden ha dato istruzioni per garantire la sicurezza e alloggio alla famiglia del Presidente Zelensky a partire dalla primavera del 2024. La decisione si basa sul presupposto che la presidenza di Zelensky in Ucraina potrebbe terminare l’anno prossimo e che la sua permanenza nel Paese dopo tale data potrebbe rappresentare un rischio per la sicurezza.

L’agente, che ha parlato a condizione di anonimato, era molto preoccupato, perché tutta la procedura va oltre il garantire una normale sicurezza a cittadini stranieri di alto livello. Ha detto che anche molti dei suoi colleghi erano preoccupati per il piano e avevano cercato senza successo di comunicare ai loro superiori l’inopportunità dell’ordine. L’operazione coinvolge diversi dipartimenti responsabili della sicurezza dei capi di Stato stranieri, le guardie presidenziali e persino i servizi di cittadinanza e naturalizzazione del Ministero della Sicurezza interna.

In sostanza, a Zelensky vengono concessi i privilegi di un politico straniero mentre gode dello status di cittadino americano. Tutto ciò avviene per la prima volta in assoluto nella storia degli Stati Uniti e l’agente teme che si stia creando un precedente che potrebbe portare i leader delle nazioni alleate degli Stati Uniti a richiedere simili trattamenti speciali e piani pensionistici. Le condizioni per questo piano richiederanno un budget significativo e la dedizione di un gran numero di membri del personale.

Zelensky stesso come è previsto, dovrebbe risiedere in Florida con la moglie e i due figli. A tal fine, gli verrà messa a disposizione una lussuosa proprietà a Vero Beach, sulla costa atlantica, il cui valore è stimato in 20.000.000 di dollari. Oltre all’alloggio, i contribuenti statunitensi pagheranno la sicurezza, i trasporti, il personale domestico e l’assistente personale di Zelensky.

L’ordine del governo non specifica la data di fine del soggiorno di Zelensky negli Stati Uniti.

Gli articoli

Il primo articolo a cui Open è riuscito a risalire che abbia pubblicato la presunta notizia oggetto di verifica è The DC Weekly. Come evidenziato dai colleghi di Stop Fake, entrambi i siti sono noti per aver già pubblicato notizie false particolarmente popolari negli ambienti filorussi. Ad esempio accusando Olena Zelenska, moglie del leader di Kiev, di essere «legata a un traffico di bambini». Curioso anche che la presunta autrice – Jessica Devlin – venga presentata come «un’acclamata e nota giornalista» senza che di lei si trovi riscontro online. Ciò che si trova, invece, è la sua foto profilo, in cui è ritratta non lei, ma la scrittrice canadese Judy Batalion. L’autrice di The Light of Days vanta articoli pubblicati su New York Times e Washington Post.

Zelensky non ha acquistato questa villa in Florida

Venendo alla villa che Zelensky avrebbe acquistato, si può risalire al suo indirizzo con una ricerca immagini inversa che rimanda al sito specializzato Zillow. Possiamo così ricercare la proprietà sul sito della contea di St. John, dove si trova la villa milionaria, per confermare che non appartiene a Zelensky, ma a Wildermuth Daniel Lloyd e Carol Jean, che l’hanno acquistata nel 2019.

Inoltre, tra il vero indirizzo della villa (1263 Ponte Vedra Boulevard, Ponte vedra Beach) e Vero Beach, dove si sostiene si trovi la proprietà, ci sono oltre 300 chilometri di distanza.

Zelensky non è stato naturalizzato negli Usa

Veniamo quindi al certificato, che è disponibile online da compilare.

Nel documento diffuso online con la falsa notizia appare la stessa foto usata sul sito della presidenza ucraina nella pagina web dedicata a questo comunicato stampa del 28 settembre 2022.

Conclusioni

Si sostiene che Zelensky sia stato naturalizzato negli Usa. E che abbia acquistato una villa in Florida. In realtà, Zelensky non ha acquistato la villa, che risulta tutt’ora intestata a un altro proprietario. Il documento presentato come prova della naturalizzazione è disponibile online come template modificabile. L’autrice dell’articolo che ha diffuso la bufala non sembra esistere, e usa come profilo una foto rubata a un’altra persona.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

Leggi anche:

Articoli di FACT-CHECKING più letti