In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
FACT-CHECKINGCambiamento climaticoFotoNew YorkUSA

No! Questa foto della Statua della Libertà non smentisce il cambiamento climatico

20 Dicembre 2023 - 12:37 Fact-checking Team
L'innalzamento dei mari e il riscaldamento globale non si possono verificare confrontando due foto

Diversi utenti “dubbiosi” del cambiamento climatico hanno diffuso un’immagine dove vengono accostate le foto della Statua della Libertà nel 1898 e nel 2017. Dal momento che non si vedono cambiamenti nel livello del mare sottostante allora, secondo la narrazione, questo dimostrerebbe che il problema del riscaldamento globale sarebbe stato inventato. Il fact-checking della collega Manon Jacob dello scorso marzo, forte della consultazione di diversi esperti, mostra invece che tali immagini – per quanto autentiche -, non possono dimostrare niente. Vediamo perché.

Per chi ha fretta:

  • Le immagini accostate in una foto mostrano come il livello del mare a New York sembri rimasto invariato nel giro di circa un secolo.
  • Anche le immagini e la loro datazione sono approssimativamente vere, queste da sole non possono venire usate per verificare il fenomeno in oggetto.
  • Basti pensare che Manhattan è sottoposta a cicli di maree ogni giorno, inoltre l’incremento globale del livello dei mari così come il cambiamento climatico sono fenomeni ben più studiati e complessi.

Analisi

Le condivisioni in oggetto sono accompagnate dalla seguente didascalia:

130 anni di manipolazione… Siate liberi pensatori, non basatevi troppo su ciò che vi propinano… Spegnete quella TV.

Nell’immagine si legge:

1893 – 2023
Gli oceani non si sono alzati di 1cm. Il riscaldamento globale non esiste.

Il cambiamento climatico e i cicli delle maree

Le immagini utilizzate per negare il cambiamento climatico sono effettivamente distanti temporalmente di circa 130. Stando alle analisi fatte con Google immagini e alle informazioni a disposizione del Museo della città di New York per quella più vecchia; sappiamo che la prima foto risale circa al 1900, mentre la seconda risale più precisamente al 2012.

Secondo la fisica esperta in ingegnera oceanica Catherine Walker della Woods Hole Oceanographic Institution siamo di fronte a una decontestualizzazione che non tiene conto dell’avvicendarsi delle maree.

Questo tipo di messaggi virali cercano di smentire l’innalzamento del livello del mare mostrando immagini come queste – spiega Walkker -, ma il fatto è che ci sono misuratori di marea che misurano il livello del mare in modo piuttosto preciso, cosa che queste persone ignorano, e questi hanno dimostrato che i mari si stanno alzando […]. Non sappiamo in che momento sono state scattate durante i cicli delle maree. Le maree giornaliere nel porto di New York sono più di un metro e mezzo ogni giorno.

L’intera narrazione parta oltretutto da un argomento fantoccio: non si parla infatti al momento di un innalzamento dei mari percepibile oggi come “catastrofico” a New York. Non di meno, essendo un fenomeno globale ogni piccolo cambiamento può avere un grande impatto. Secondo i dati raccolti dal NOAA dal 1856, nella parte bassa di Manhattan c’è stato un aumentato nel livello relativo del mare di circa 2,9 millimetri all’anno (in media). Secondo l’Agenzia questo equivale a circa 30 centimetri in un secolo.

Conclusioni

Non è possibile negare un fenomeno tanto studiato come il cambiamento climatico semplicemente accostando due foto, perché queste non tengono conto dei cicli di maree che si verificano periodicamente in diverse regioni del Pianeta. Per approfondire le ragioni per cui il riscaldamento globale è un fenomeno dimostrato, così come la responsabilità umana suggeriamo la lettura della nostra analisi delle principali tesi negazioniste e la lettera degli scienziati del Sant’Anna di Pisa contro le false informazioni sul clima.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

Leggi anche:

Articoli di FACT-CHECKING più letti