Fratelli d’Italia e la legge per salvare il presepe nelle scuole. Sanzioni per i presidi che lo rimuovono
Fratelli d’Italia ha presentato in Senato un disegno di legge in cui «non sarà più possibile cancellare il presepe, il Natale e la Pasqua all’interno degli istituti scolastici italiani di ogni ordine e grado». E per i dirigenti scolastici che acconsentono alla rimozione delle statuine a scuola sono in arrivo provvedimenti disciplinari. Per il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni non si deve «trasformare il Santo Natale nella ‘Festa d’Inverno’, vale a dire in una festa che è avulsa da qualsiasi contesto commemorativo storico culturale attinente alla nostra Nazione e che, in quanto priva di qualsivoglia contenuto etico, è destinata ad assumere una connotazione meramente edonistico-consumistica». La prima firmataria della proposta è Lavinia Mennuni, senatrice del partito della premier. Nel provvedimento si stabilisce che è vietato «impedire iniziative promosse da genitori, studenti o da competenti organi scolastici per proseguire attività legate alle tradizionali celebrazioni legate al Natale e alla Pasqua cristiana», come il «presepe, recite e altre manifestazioni». Questo per «ricordarne il loro profondo significato di umanità e il rapporto che le lega all’identità nazionale italiana».
I presidi: «Proposta fuori luogo»
«Bisogna certamente tener presente la tradizioni del Paese ma imporle per legge è fuori luogo. Ci sarà comunque modo, nel dibattito parlamentare, di valutare bene il da fare», ha dichiarato all’ANSA Antonello Giannelli, presidente nazionale dell’Associazione presidi (Anp). «Credo si tratti di una bufala – , ha commentato di Attilio Fratta, presidente dell’associazione dei presidi, DirigentiScuola – perché solo così può essere definita. Mi meraviglio come si possa dar peso a tali notizie. Siamo di fronte a misure utili solo a distogliere l’attenzione degli italiani dai problemi veri della scuola e del Paese. Evito pertanto di entrare nel merito della proposta a partire dai provvedimenti disciplinari previsti per i dirigenti scolastici che si dovessero opporre, una norma scritta, evidentemente, da chi non conosce la materia». Veronica Migani che dirige il Cesare Pesenti a Bergamo, istituto professionale dove sono presenti 40 etnie di studenti, ha commentato all’Ansa: «Non abbiamo mai avuto problemi: nella nostra scuola ci sono alberi di natale, crocifissi e nessuno ci ha mai contestato nulla». «Questo ddl mi sembra una provocazione – prosegue la dirigente scolastica riferendosi alla proposta di FdI – non c’è un ambiente ostile nelle scuole scuola e la nostra è una scuola multietnica; esponiamo i nostri simboli senza aver mai ricevuto alcuna obiezione e rispettiamo il Ramadan di alcuni allievi». I suoi allievi vengono perlopiù da Nord Africa Sud America e Paesi dell’Est ma ci sono anche tanti cinesi.
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