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Incidente di Casal Palocco, indagati altri tre youtuber per favoreggiamento: «Nascosero le telecamere»

20 Dicembre 2023 - 08:41 Redazione
incidente casal palocco lamborghini smart mercedes dinamica ricostruzione
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L'inchiesta sullo scontro tra il Suv guidato dal creator dei TheBorderline e una smart in cui morì Manuel, di 5 anni

Sono altri tre gli indagati nell’inchiesta sull’incidente di Casal Palocco in cui è morto Manuel lo scorso 14 giugno. Alla guida del Suv Lamborghini che centrò lo Smart sulla quale viaggiava il bambino di 5 anni con la madre, e che andava a 120 chilometri orari secondo la perizia del consulente della Procura, c’era lo youtuber del gruppo TheBorderline Matteo Di Pietro, indagato per omicidio stradale e lesioni. Con lui in macchina c’erano altri componenti del collettivo, tutti impegnati – secondo l’accusa – in una pericolosa sfida di resistenza: rimanere al volante per più di 50 ore. Filmandosi. Ed è proprio sul contenuto delle videocamere, e sulla loro presenza a bordo, che si sono concentrati gli inquirenti nei primi giorni. Perché dopo lo scontro, avvenuto intorno alle 15 in via di Macchia Saponara, dei dispositivi non c’è traccia. Venuti a conoscenza della sfida da condividere sul canale Youtube, gli investigatori hanno setacciato il mezzo e poi le abitazioni dei TheBorderline. Quel giorno oltre a Di Pietro in macchina ci sono, come ricostruisce il Corriere della Sera, Leonardo Golinelli, Alessio Ciaffaroni, Simone Dutto, Fabio Figari e Ramon Lo Vito. Nessuno di loro fa menzione delle due telecamere Sony presenti a bordo e accese al momento dell’impatto. Verranno ritrovate però nell’appartamento di uno dei giovani. Per questo motivo ora Golinelli, socio a metà di Di Pietro nella società TheBorderline, è indagato per favoreggiamento. Con lui, sono indagati anche Ciaffaroni e Dutto, dipendenti dell’azienda, e non si esclude che altri possano essere aggiunti nei prossimi giorni. A loro si aggiunge poi Matteo Di Pietro, indagato per omicidio stradale: andrà a giudizio immediato e ha chiesto il patteggiamento a 4 anni. A fine gennaio il giudice dovrà accogliere o rigettare l’istanza.

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