170 fuorisede lasciano gratis il Nord per le vacanze natalizie: torna l’iniziativa di Un “terrone” a Milano – Il video
Ricongiungersi alla famiglia durante le feste è una tradizione, ma negli ultimi anni è diventato anche un vero e proprio lusso, per tutti quei giovani fuorisede costretti a fare i conti con i costi esorbitanti dei biglietti di treni e aerei. Ma c’è qualcuno che ha pensato a una soluzione: Un terrone a Milano, la pagina social ideata da Stefano Maiolica, ha infatti lanciato un’iniziativa che coinvolge tre autobus, partiti dal capoluogo meneghino in direzione Sud. Sono stati messi a disposizione in maniera completamente gratuita, grazie all’aiuto degli sponsor (quest’anno è il servizio di psicologia on line Unobravo). Un mezzo arriverà a Potenza, altri due a Catania. A bordo, un totale di 170 passeggeri. «Ho scoperto questa iniziativa 4 anni fa con il primo viaggio organizzato da Stefano, ma non ho mai pensato di partecipare perché nel bene e nel male ero sempre risuscita a pagare il biglietto, quest’anno visto il rincaro generale ho deciso di provare a partecipare raccontando la mia storia e con molta fortuna sono stata selezionata», ha raccontato a Open Cristina, 23enne di Catania, studentessa fuorisede a Milano. «Mi aspettano ben 24 ore di viaggio con ultima fermata a Catania: siamo partiti alle 20:30 e se tutto va bene dovremmo arrivare domani alle stessa ora», ha aggiunto. Una traversata di non poco conto, ma che ha salvato il suo Natale, considerato che partire con i mezzi tradizionali avrebbe significato spendere dai 230 ai 350 euro, per la sola andata. «Quella che faremo quest’anno è la quarta “attraversata”. La prima la organizzai nel 2019 sull’onda di una prima protesta contro il caro-biglietti sia aerei che ferroviari scatenatosi in occasione del Natale. Ma quest’anno, con l’inflazione e l’algoritmo dei prezzi delle compagnie di trasporto letteralmente fuori controllo, il problema è stato ancor più avvertito. Tant’è che sono state circa 6 mila le persone che hanno tentato di prenotare il viaggio solidale. Ma purtroppo ne ho potuto accontentare solo 170», ha raccontato Stefano al Corriere della Sera.
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