USA, a 18 anni hackera Rockstar e ruba i filmati di GTA6 senza pc e con un firestick Amazon. Finisce in un ospedale psichiatrico a tempo indeterminato
Un hacker diciottenne che ha fatto trapelare spezzoni della nuova edizione in uscita di Grand Theft Auto (GTA) ed è stato condannato a un ricovero ospedaliero a tempo indeterminato. Del caso ne ha parlato la Bbc, anche perché Arion Kurtaj di Oxford era un membro chiave della banda internazionale di hacker Lapsus$. Rimarrà in un ospedale protetto per tutta la vita, a meno che i medici non lo ritengano più pericoloso. Kurtaj al momento in cui ha bucato i server di Rockstar, casa madre del gioco, si trovava in libertà provvisoria per l’hacking di Nvidia e BT/EE e sotto la protezione della polizia in un hotel Travelodge. Nonostante le restrizioni è riuscito in un colpo eccezionale, usando solo un Amazon Firestick, la TV dell’hotel e un telefono cellulare. Kurtaj ha rubato 90 clip dell’inedito e attesissimo Grand Theft Auto 6. Ha violato l’azienda e si è introdotto nella rete interna della società. Non solo, entrando nel servizio di messaggistica interna Slack ha mandato questo messaggio: «Se Rockstar non mi contatta su Telegram entro 24 ore, inizierò a rilasciare il codice sorgente». Non ottenendo ciò che voleva ha pubblicato i filmati del gioco e il codice sorgente su un forum con il nome utente TeaPotUberHacker.
La decisione dell’ospedale giudiziario
La corte ha rilevato che il giovane è stato violento durante la detenzione, con decine di segnalazioni di lesioni o danni alla proprietà. I medici hanno ritenuto il18enne non idoneo a sostenere il processo a causa di una sua forte forma di spettro autistico. All’inizio del mese è stato pubblicato il trailer di GTA 6, che ha totalizzato 128 milioni di visualizzazioni su YouTube in soli 4 giorni. Durante le udienze la difesa di Kurtaj ha sostenuto che il successo del trailer del gioco indicava che l’hack non aveva causato gravi danni alla società. D’altro canto la sola Rockstar Games ha dichiarato che l’azione le è costata 5 milioni di dollari, oltre a migliaia di ore di lavoro del personale. Un altro membro di Lapsus$, che ha 17 anni, è stato dichiarato colpevole nello stesso processo, durato sei settimane, presso la Southwark Crown Court. Ha lavorato con Kurtaj e altri membri di Lapsus$ per hackerare il gigante tecnologico Nvidia e la compagnia telefonica BT/EE e rubare dati prima di chiedere un riscatto di quattro milioni di dollari, riscatto che non è stato pagato. Il 17enne è stato condannato a un processo di riabilitazione per 18 mesi, sotto supervisione e il divieto di utilizzare VPN online. Gli audaci attacchi dei Lapsus$ nel 2021 e nel 2022 hanno sconvolto il mondo della sicurezza informatica. Il gruppo, proveniente dal Regno Unito e presumibilmente dal Brasile, è stato descritto in tribunale come “banditi digitali“.
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