Io, Capitano
«Per fare il film insieme a persone africane, ho cercato di dare voce a chi di solito non ce l’ha. Ringrazio i miei attori per la loro straordinaria interpretazione: sono riusciti a dare tridimensionalità a quello che avevamo scritto, una grande umanità e una spiritualità»: con queste parole Matteo Garrone ha voluto commentare la vittoria del Leone d’argento per la miglior regia. Il film è ispirato alla storia di Kouassi Pli Adama Mamadou, attivista del Centro sociale ex Canapificio e membro del Movimento migranti e rifugiati di Caserta. Racconta il viaggio di Seydou e Moussa, originari di Dakar, verso l’Europa. Non risparmiando pennellate oniriche, così come l’orrore dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare. Una storia avvincente e commovente, che raggiungerà anche gli Oscar 2024 nella categoria del Miglior film internazionale.