Entrava nel giardino di nascosto per avvicinare marito e figli: l’arresto per atti persecutori di una donna di Rovigo
Non lasciava pace a marito e figli, si presentava con insistenza alla porta della casa coniugale, sgattaiolava nel giardino e suonava continuamente il campanello una donna dell’alto Polesine già sottoposta alla misura cautelare di divieto di avvicinamento e di comunicazione con il coniuge e i figli, ora in carcere, sempre in via cautelare. Le ripetute segnalazioni della famiglia, infatti, hanno portato alla mobilitazione dei Carabinieri della compagnia di Castelmassa (Rovigo) – all’incontro del confine tra Emilia Romagna, Veneto e Lombardia – che hanno applicato nuovamente alla donna il braccialetto elettronico, di cui era stata disposta la rimozione agli inizi di dicembre.
Proprio da allora erano ricominciate le segnalazioni delle incursioni della signora, che si sarebbe spinta fino ad entrare nella macchina del marito senza preavviso e senza permesso. I militari hanno agito su delega della procura di Rovigo, che, considerato il climax nella gravità delle azioni della donna, riporta l’Ansa, ha ha richiesto al tribunale della provincia veneta di aggravamento della misura cautelare in corso, ottenendo l’applicazione della custodia cautelare in carcere. La donna è stata quindi arrestata, oggi, 25 dicembre, e portata nella casa circondariale di Verona Montorio, dalla quale non potrà più contattare marito e figli e tantomeno avvicinarsi a loro, nemmeno oggi, giorno di Natale.
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