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Mar Rosso, nuovo attacco dallo Yemen: colpita la nave Msc United. Altri droni intercettati da Israele: «Terrorismo ispirato dall’Iran»

26 Dicembre 2023 - 20:34 Simone Disegni
Il mercantile bersagliato da missili navali «dopo aver ignorato tre avvertimenti», rivendicano le milizie Houthi

Le milizie Houthi dello Yemen sono tornate a colpire obiettivi nella regione oggi 26 dicembre. Ad essere presa di mira, come rivendicato dallo stesso gruppo in un comunicato, è stata in particolare una nave commerciale del colosso Msc. La United, secondo quanto dichiarato da un portavoce delle milizie armate yemenite, è stata «bersagliata con missili navali dopo aver ignorato tre chiamate di avvertimento». Non è chiaro se e quale legame il mercantile abbia con lo Stato ebraico, obiettivo primario degli attacchi degli Houthi dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas, né se vi siano vittime o feriti a bordo della nave. Nelle stesse ore droni sono partiti dalle basi in Yemen anche all’indirizzo del sud di Israele, in particolare della città di Eliat. Questi, come tutti i precedenti delle scorse settimane, sarebbero però stati intercettati e resi inoffensivi dalla contraerea israeliana, ha fatto sapere in serata l’esercito di Tel Aviv. «Gli attacchi degli Houthi contro Israele sono azioni terroristiche, e sono un problema per il mondo», ha tenuto comunque a sottolineare il portavoce militare Daniel Hagari, ricordano come essi «avvengono sotto la guida dell’Iran, mediante intelligence e mezzi di combattimento iraniani». I nuovi attacchi degli Houthi arrivano all’indomani dell’uccisione da parte di Israele di un generale di primo piano delle Guardie rivoluzionarie di Teheran, centrato da un raid mirato nei dintorni di Damasco, in Siria. Sayyed Razi Mousavi, il generale eliminato, era considerato il responsabile del trasferimento di armi e finanziamenti alle milizie sciite alleate in Siria e Libano per conto delle Guardie rivoluzionarie. Il regime di Teheran ha minacciato di «farla pagare» allo Stato ebraico per l’attacco, che segna il culmine della tensione tra le due potenze regionali nemiche dal 7 ottobre.

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