«Fiorello ruba pubblico alla Rai, Venier l’anno prossimo? Chissà». Il direttore Mellone fa infuriare un pezzo di viale Mazzini
La Rai targata Meloni è uno di quegli argomenti sempre caldi in questo primo anno di governo. Dopo gli illustri addii di questa estate e i malumori per i risultati non proprio soddisfacenti, soprattutto per alcuni programmi di nuovo corso, viale Mazzini naviga in acque agitate. L’intervista a la Repubblica di Angelo Mellone, il direttore dell’Intrattenimento Day Time Rai, arriva a pochi giorni dalla fine dell’anno e soffiato su un mare già in tempesta. Mellone ha parlato di tantissimi argomenti, dai problemi dell’azienda alle sue preferenze personali, indugiando anche su alcuni volti noti della Rai, con dichiarazioni che non sono piaciute ai vertici. Tanto che in serata “voci” non meglio identificate dai piani alti hanno lasciato trapelare all’Ansa il proprio fastidio per quanto apparso sulla stampa, volendone prendere le distanze.
Nell’intervista, Mellone ci tiene a liquidare l’espressione TeleMeloni e rivendicare quanto fatto in carriera: «Ho cominciato con le prime serate, poi con le seconde, ho raccolto risultati e nessuno può dire: che ci fa lì? Essere derubricato a espressione di TeleMeloni non è corretto. Faccio televisione e faccio lo scrittore, a gennaio Paolo Costella dirigerà il film tratto dal mio libro Nelle migliori famiglie edito da Mondadori. Non sono uno sprovveduto». Secondo Mellone, una criticità della Rai è quella di aver esternalizzato la creatività, l’impegno è tornare a creare e a investire su format originali Rai. Ma intanto sorride per aver aver voluto spingere su «programmi di territorio: il grande racconto italiano è il racconto dell’identità nazionale. Su questi temi ho una sensibilità più spiccata».
Le frecciate a Fiorello a Venier
Sono altre però le dichiarazioni che hanno fatto discutere. Ripensando alla stagione invernale e al duello con la diretta concorrente, il manager ritiene che «Fiorello, con i suoi ascolti altissimi la mattina su Rai 2, prende pubblico dalle reti Rai, non a Mediaset. L’errore iniziale è stato fatto: doveva andare in onda su Rai 1». E anche su un altro nome di peso in Rai, Mara Venier, la sua considerazione lascia intendere che il suo futuro in viale Mazzini non sia certo. Come sarà la prossima stagione di Domenica In? «Tutta da inventare, bisogna vedere che succederà con Mara Venier, che è una fuoriclasse. Il programma resiste, la concorrenza ha saputo costruire un’offerta fortissima. La domenica va ripensata con un’offerta cronaca/intrattenimento, magari a segmenti».
Affermazioni che non sono affatte piaciute in azienda, almeno secondo quanto riferisce Ansa. «In riferimento al contenuto dell’intervista apparsa su Repubblica al direttore dell’Intrattenimento Day Time Rai, Angelo Mellone, da ambienti Rai», si legge, «trapela che alcuni riferimenti a Fiorello e Mara Venier sono parole in libertà che non corrispondono affatto al pensiero del Vertice aziendale. Sono infatti indiscutibili – e costituiscono una risorsa fondamentale per il servizio pubblico – il talento, la passione il grandissimo successo di ascolti e la scommessa di un mattin show su Rai2 di una star assoluta come Fiorello. E lo stesso vale per il grande contributo che ha dato e darà alla Rai anche nella prossima stagione la signora della Domenica della televisione come Mara Venier».
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