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Chi è Benny Kashriel, il candidato ambasciatore israeliano a Roma contestato dal governo e dal Quirinale

28 Dicembre 2023 - 10:52 Redazione
La richiesta formale a Roma arriverà tra qualche giorno ma trapelano le preoccupazioni dell'Italia per via dei legami di Kashriel con il movimento dei coloni

L’Italia non approverebbe la scelta del nuovo ambasciatore israeliano a Roma Benny Kashriel. La notizia, lanciata ieri dal sito Ynet è stata confermata dal The Times of Israel: il governo italiano non ha intenzione di accordare il gradimento (passaggio fondamentale per la nomina di un ambasciatore) a Kashriel per via dei suoi legami con il movimento dei coloni. Kashriel è stato infatti a lungo sindaco del grande insediamento di Ma’ale Adumim in Cisgiordania, e capo del Consiglio Yesha, un «organismo ombrello per il movimento degli insediamenti», come lo definisce The Times of Israel. Proprio per il suo attivismo con il movimento dei coloni, l’ex sindaco – che nel 2008 ha ricevuto accuse per molestie sessuali da parte di un’impiegata municipale – è stato ricevuto all’inaugurazione dall’ex presidente Donald Trump.

È stato il ministro degli Esteri Eli Cohen – dato in partenza dal ministero a fine mese per lasciare il posto all’attuale ministro dell’Energia Israel Katz – ad annunciare la scelta di Kashriel a luglio, mentre la richiesta formale a Roma dovrebbe arrivare all’inizio del nuovo anno. I rappresentati italiani avrebbero però già inviato messaggi chiari al governo Netanyahu per contestare la decisione ed evitare un rifiuto ufficiale che rischierebbe di inasprire i rapporti con Israele. A esprimere particolare disagio per la scelta di Kashriel ci sarebbe il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che non ha apprezzato l’annuncio estivo di Israele senza seguire la procedura classica: ovvero l’attesa del gradimento da parte del Paese che ospita il nuovo ambasciatore. La dura risposta israeliana al terribile attacco di Hamas del 7 ottobre ha aumentato le perplessità del Quirinale e della Farnesina per una scelta – quella di un rappresentante del movimento dei coloni – che potrebbe creare difficoltà all’Italia anche in un contesto internazionale. Meglio sarebbe, riferiscono fonti del Quirinale, che in un momento così delicato ci fosse un diplomatico di carriera a rappresentare Israele in Italia.

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