Il rettore del Politecnico di Bari si quadruplica il compenso. La protesta dei sindacati: «I lavoratori precari gridano vendetta»
Stipendio quadruplicato per il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino. La delibera, non ancora pubblicata, è stata votata con esito positivo senza passare dal Senato Accademico. Manca solo il parere favorevole del ministero dell’Università e della Ricerca per rendere effettivo l’aumento dell’indennità che da 36mila euro passerà, così, a 121 mila. Anche in questo caso, come in quello che ha coinvolto il rettore dell’Unisalento che ha però rinunciato all’incremento dello stipendio dopo le proteste, Cupertino si è appellato alla legge Gelmini 240 del 2011 e al Dpcm del 23 agosto 2022 numero 143. Stesso discorso per la prorettrice dell’Ateneo, la professoressa Loredana Ficarelli e per i componenti del Cda. Aumentano inoltre, scrive il Corriere della Sera, le garanzie dedicate agli organi di controllo, Nucleo di valutazione e Collegio dei revisori dei conti.
La protesta dei sindacati
La Cgil «tiene la barra dritta su questo tema», ha fatto sapere Ezio Falco. «Capiamo l’importanza di alcuni ruoli della pubblica amministrazione, però non possiamo immaginare che si salga così tanto nelle remunerazioni senza poi interessarsi di tutto quello che non riguarda personalmente. Ci sono – continua – categorie che fanno capo all’Ateneo ancora sotto organico, penso agli esperti linguistici». E poi ancora: «Noi abbiamo lavoratori precari ed inquadramenti che gridano vendetta. Sappiamo che non è tutta responsabilità di chi amministra l’Ateneo, a loro parimenti spetta però il compito di interessarsi di questo problema». Nel frattempo, è stata convocata una commissione designata ad esaminare il tema, senza però aver proposto in Cda alcuna proposta al momento.
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