No! Le temperature di questo bollettino non dimostrano che il cambiamento climatico non esiste
Circola un bollettino meteorologico del 27 dicembre 1932 con le temperature massime e minime delle principali città (all’epoca) italiane. Si sostiene nei commenti che i valori mostrati siano miti, e che quindi non ci sia da sorprendersi per il dicembre particolarmente caldo del 2023. Tuttavia, le temperature di questo bollettino non sono miti e non dimostrano che il cambiamento climatico non esiste. Vediamo nel dettaglio.
Per chi ha fretta:
- Un bollettino meteorologico del 1932 viene condiviso sostenendo che le temperature mostrate siano miti.
- E quindi per estensione che il cambiamento climatico non esista.
- Le temperature mostrate sono per lo più in linea con le medie climatiche del trentennio 1992-2022, quindi non sono miti.
- Anche se nel 1932 ci fossero state temperature record, ciò non costituirebbe una dimostrazione dell’inesistenza del cambiamento climatico.
- ll 2023 è ufficialmente l’anno più caldo mai registrato a livello globale.
- Dicembre 2023 si sta rivelando più caldo della media in buona parte d’Italia.
- Nel corso del mese si sono verificate già due anomalie con temperature massime che in certi casi hanno superato le massime di 15 gradi rispetto alla media.
- Quindi, le temperature mostrate non dimostrano che il cambiamento climatico non esiste
Analisi
Vediamo uno screenshot di uno dei post oggetto di verifica. Nella descrizione si legge:
BOLLETTINO METEOROLOGICO DEL 27 DICEMBRE 1932. Dal Corriere della Sera del 28 Dicembre 1932 pagina 2.
Attraverso l’immagine viene messo in dubbio il cambiamento climatico:
Per chi dice che il clima sta cambiando ecco il bollettino meteorologico del 27 dicembre del 1932!! Temperature massime uguali se non maggiori delle attuali!!
Controlliamo, rispetto alle medie climatologiche del trentennio 1992-2022, quanto questi valori si discostano in negativo o in positivo.
Le temperature del bollettino non sono miti – città per città
A Milano (Linate) la massima media è di 5 gradi, contro quella riportata dal Corriere della Sera di 0,5 gradi. Ben al di sotto, e quindi impossibili da usare per sostenere che anche un secolo fa le temperature fossero miti.
La stazione di Torino Caselle riporta una media minima di -2 e massima di 7 gradi. Entrambe sono superiori rispetto alle temperature del bollettino vecchio.
In questo caso le temperature riportate nel vecchio bollettino sono superiori rispetto a quelle riportate dalla stazione di Genova Sestri. Due gradi di differenza per la minima, uno per la massima.
La minima riportata dal Corriere per Venezia è la stessa media indicata dalla stazione meteo di Venezia Tessera. La massima (6 gradi) è di un grado minore della media.
Il capoluogo giuliano mostra una media allineata alla massima registrata nel bollettino del Corriere, mentre la minima media della stazione di Trieste Porto è maggiore di due gradi rispetto a quella del vecchio bollettino.
Per Trento (stazione meteo di Bolzano), la massima del bollettino è 4 gradi al di sotto della media di dicembre, mentre la minima è di un grado superiore.
Bologna, nel bollettino, ha una temperatura massima pari alla media, e una minima di due gradi superiore alla media.
Nel bollettino, il capoluogo toscano ha una massima di due gradi superiore alla media misurata alla stazione di Firenze Peretola, la minima, invece, è sotto la media di un grado.
I dati del bollettino (12 / 2) sono sotto le medie climatiche registrate alla stazione meteo di Roma Ciampino.
La massima media della stazione meteo di Napoli Capodichino è pari alla massima del bollettino vecchio. La minima del bollettino supera la media di 3 gradi.
Anche a Bari media minima in linea e bollettino con una massima inferiore di due gradi rispetto alla media.
A Taranto massima nella media e minima sopra la media di un grado.
A Palermo la minima è inferiore di 3 gradi alla media, la massima supera la media di due gradi.
Anche a Catania minima sotto la media di 3 gradi e massima sopra la media di un grado.
A Cagliari la minima era sopra la media di due gradi, la massima di era sopra di 4 gradi.
Non dimostra che il cambiamento climatico non esiste
I dati non mostrano una prevalenza di valori sopra la media, anzi, il contrario. Va comunque segnalato che la media dell’ultimo trentennio ha delle temperature maggiori di quelle del 1932. Ad ogni modo, come abbiamo già scritto molte volte, a cambiare non sono solo le temperature massime e minime, ma la frequenza con cui si presentano valori al di sopra del normale. In questo caso, i valori sono pressoché in linea con le medie climatiche, al contrario di quanto accaduto nel dicembre del 2023, quando in certe zone della Sicilia si sono toccati i 27,7 gradi.
Le anomalie climatiche di dicembre 2023
Il 2023 è stato confermato essere il più caldo mai registrato. A dicembre 2023 sulle Alpi c’è poca neve, tanto che un terzo delle piste da sci è chiuso, mentre a Roma sbocciano i fiori situazione ben diversa da quella mostrata nel bollettino del Corriere della Sera.
Se l’anomalia climatica del 13 dicembre ha toccato per lo più il centro e il sud del Paese, lo stesso non si può dire di quella del 22 dicembre. Nel Piemonte occidentale si sono toccati i 22 gradi, a Milano i 18,8, in Romagna i 20. Così come nell’alta Puglia.
Conclusioni
Un bollettino meteorologico del 1932 viene condiviso sostenendo che le temperature mostrate siano miti. E quindi per estensione che il cambiamento climatico non esista. Le temperature mostrate sono per lo più in linea con le medie climatiche del trentennio 1992-2022. Anche se nel 1932 ci fossero state temperature record, ciò non costituirebbe una dimostrazione dell’inesistenza del cambiamento climatico. ll 2023 è ufficialmente l’anno più caldo mai registrato a livello globale. Dicembre 2023 si sta rivelando più caldo della media in buona parte d’Italia. Nel corso del mese si sono verificate già due anomalie con temperature massime che in certi casi hanno superato le massime di 15 gradi rispetto alla media.
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