Francia, il dibattito tra accademici e governo sul «Gennaio senza alcol»
In Gran Bretagna lo chiamano dry january, la pratica che prevede l’astinenza da alcolici di qualsiasi tipo il primo mese dell’anno. Sono però i francesi a prenderlo molto sul serio. Così tanto che ne discutono da giorni. Il dibattito è nato da una lettera inviata da circa 45 accademici che si occupano di dipendenze al ministero della Sanità, accusato dagli stessi di non fare abbastanza «per sensibilizzare la popolazione sui rischi legati all’alcool» e di non promuovere il cosiddetto Défi de janvier (la sfida di gennaio) con l’obiettivo di dare un «segnale forte per la promozione della salute pubblica». Nonostante il 60% dei francesi sia a favore del mese di astinenza, i politici fanno fatica a schierarsi. «La fiducia nella capacità dello Stato di adottare politiche coerenti e risolute è alquanto deteriorata», scrivono gli accademici, citati dal Guardian.
La Francia è il secondo Paese al mondo, dopo gli Stati Uniti, per consumo di vino. L’industria vinicola dà inoltre lavoro a circa 500 mila persone. E il presidente francese, Emmanuel Macron, ha più volte detto di bere vino una volta al giorno tutti i giorni, a pranzo e a cena. Poi c’è la lobby del settore, che naturalmente è contraria all’iniziativa, e per gli accademici «troppo vicina al governo». I produttore sostegno in fatti che i francesi tradizionalmente bevono già con moderazione. Per questo, il «gennaio secco» potrebbe valere per i bevitori del Nord Europa.
Per quanto concerne invece i benefici, la ricerca scientifica ha dimostrato come rimanere sobri per un periodo di tempo abbia un impatto positivo e immediato sulla propria salute, sul sonno, nonché sulla pressione sanguigna. La ricerca scientifica ha dimostrato come rimanere sobri per un periodo di tempo abbia un impatto positivo e immediato sulla propria salute, sul sonno, nonché sulla pressione sanguigna. Ciò che non è del tutto confermato è quanto questo stop temporanea possa produrre effetti positivi stabili e, per certi versi, permanenti nel caso di persone il cui consumo abituale sia eccessivo.
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