L’altro testimone del caso Pozzolo: «È stata una follia, ha tirato fuori la pistola ed è partito lo sparo»
C’è un altro testimone del caso di Emanuele Pozzolo, il deputato di Fratelli d’Italia protagonista della sparatoria a Capodanno nell’ex asilo di Rosazza in provincia di Biella. Un uomo delle forze dell’ordine, intervistato da la Repubblica, smentisce la versione dell’onorevole. «Abbiamo avuto tutti paura, c’erano dei bambini. Pozzolo è arrivato a fine serata, stavamo andando via: era allegro, ha tirato fuori la pistola senza che nessuno glielo avesse chiesto e all’improvviso è partito lo sparo», dice l’uomo. Che poi spiega di aver visto tutto: «Era circa l’una e mezza. La cena era finita. Avevamo già sparecchiato quando è arrivato Pozzolo.Stavamo andando via tutti, perché eravamo tutte famiglie ed era già tardi. C’erano diverse persone che il giorno dopo dovevano lavorare».
La follia
Il testimone spiega che Pozzolo «è entrato nella sala per salutare alcuni amici. Eravamo in piedi, stavamo rassettando. La tavola era sparecchiata. Stavamo rimettendo gli avanzi nei contenitori per riportare a casa il cibo avanzato». Poi si è consumato tutto «in un attimo. Pozzolo era allegro. Ha tirato fuori la pistola dal taschino per mostrarla ai presenti. Un gesto superficiale, assolutamente immotivato». Si è sentito il colpo dello sparo mentre a poca distanza c’erano bambini ancora svegli. Pozzolo ha iniziato a mostrare la pistola ai parenti, «come se io tirassi fuori l’arma di ordinanza. Una follia». È partito il colpo «che ha colpito il ragazzo alla coscia». Infine, il testimone smentisce la versione del deputato: «È successo sotto i miei occhi, come me l’hanno visto anche altre persone presenti. Abbiamo tutti rilasciato le nostre dichiarazioni ai carabinieri. È stata una leggerezza: poteva costare davvero cara a quel ragazzo, che è un gran lavoratore, un padre di famiglia con due bambini piccoli».
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