«Attenti: il conto corrente è sbagliato», il caos delle multe scoperto a Milano: a rischio 10mila verbali
Dopo i calendari con i mesi sbagliati, i verbali. A Milano gli agenti della Polizia locale sono stati per la seconda volta in poche settimane destinatari di materiale con errori di stampa. E se il primo caso, quello con 31 giorni a novembre e 30 a dicembre, poteva strappare anche un sorriso, questa volta il problema è ben più serio. Al Comando sono arrivati mille blocchetti per le multe ai cittadini con un errato numero di conto corrente per pagare le sanzioni. Diecimila in tutto i verbali sbagliati, che rischiano di costare caro al Comune e ai cittadini. Se questi ultimi dovessero infatti pagare la sanzione al numero indicato nel verbale, perderebbero i soldi e sarebbero poi costretti a pagare nuovamente al conto corrente esatto. Una situazione intollerabile che provocherebbe sicuramente una pioggia di ricorsi e un vuoto nelle casse di Palazzo Marino. Per fortuna, dell’errore ci si è accorti in tempo. O quasi, perché la soluzione proposta non sembra all’altezza del problema: «Correggete a penna». Anche se il Comune assicura che i bollettini con l’errore non verranno usati e verranno bloccati, e il Comando della Polizia locale ha smentito l’ipotesi della correzione artigianale. In base ai dati a loro disposizione, nessun cittadino ha pagato la multa versando su un conto corrente sbagliato.
Correggere a penna
«Sono stati consegnati ai vigili questi 10 mila verbali per contestare le violazioni del codice della strada ma ci hanno segnalato che hanno allegato il bollettino postale con un numero di conto corrente sbagliato», ricostruisce il segretario Cisl Funzione pubblica di Milano Amilcare Tosoni, «il cittadino che riceve la multa si trova un numero errato a chi pagare la sanzione a meno che il vigile non lo corregga al momento con la penna, cosa che è stata suggerita ai colleghi per ovviare all’errore. Ma così il cittadino potrebbe anche avere dei sospetti. Se invece le persone pagheranno la multa a quel conto corrente si vedranno recapitare un verbale raddoppiato perché il loro pagamento non andrà a buon fine». Il collega Giovanni Molisse della Cgil aggiunge che finora i verbali con il numero di conto sbagliato non sono ancora stati utilizzati, ma puntualizza: «I 10mila verbali non sono stati mandati al macero ma è stata data dal Comando, a quanto ci risulta, disposizione di correggere a penna. Siamo allibiti e ci chiediamo: le correzioni a penna verranno accettate dagli uffici postali?».
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