Il social media X ha perso il 71,5% del valore dopo l’acquisto di Elon Musk
71,5 per cento. È il valore perso dal social media X (ex Twitter) da quando è stato acquistato da Elon Musk. Lo ha reso noto il fondo comune Fidelity, proprietario di una partecipazione in X Holdings, secondo una rivelazione del sito Axios. L’acquisto del social network risale al 2022: il patron di Tesla ha sborsato – dopo mesi di tribolazioni – 44 miliardi di dollari. In quell’occasione, l’uomo più ricco del mondo secondo la classica di Forbes (con patrimonio netto di 251 miliardi di dollari) e la società sono finiti persino in tribunale dopo che Musk aveva dichiarato di averci ripensato e che non avrebbe avuto intenzione di completare l’acquisto a causa della poca trasparenza di Twitter sul numero di account fake e spam presenti tra gli utenti. Ma poco dopo più di un anno dopo, la stima di Fidelity collocherebbe il valore di X a circa 12,5 miliardi di dollari. Una valutazione che deriva, scrive il sito Usa, da un documento di fine novembre, relativo «alle conseguenze di una serie di importanti aziende che hanno fatto dietrofront sulla pubblicità» dopo che Musk ha rilanciato una teoria complottista antisemita. Durante una tavola rotonda organizzata dal New York Times, il miliardario ha risposto al boicottaggio con un messaggio diretto alle aziende: «Go fuck yourself» («Andate a farvi fottere»). Dopo l’acquisizione di Twitter, Musk ha reintegrato un numero di persone in passato bandite dalla piattaforma, tra cui l’ex presidente Donald Trump e il teorico della cospirazione di destra Alex Jones.