«Era un gioco con le pistole»: l’ipotesi sulla notte di Capodanno a Rosazza. Pozzolo: «Ora sono rovinato»
Nella notte di Capodanno all’ex asilo di Rosazza in provincia di Biella non è stato il solo Emanuele Pozzolo a sparare. Mentre il deputato di Fratelli d’Italia, subito dopo il colpo di pistola, ha detto «Adesso sono rovinato» a uno dei testimoni. Intanto la sua versione traballa. Il colpo partito dalla pistola North American Arms LR22 nella sede della Pro Loco affittata dalla sindaca Francesca Delmastro, sorella del sottosegretario Andrea Delmastro sembra sparato parallelo al pavimento. Ovvero da un’altezza di 80 centimetri o un metro. Compatibile con una persona seduta e non con un colpo partito da un’arma a terra. E la pistola aveva il colpo in canna ed era pronta a sparare. Intanto in procura si attende la querela della vittima. E la premier Giorgia Meloni sospenderà l’onorevole, visto che lui non l’ha fatto da solo. E lo deferirà agli organi disciplinari del partito.
La ricostruzione
A riportare oggi la nuova ipotesi sulla festa di Capodanno è la Repubblica. Alla festa erano presenti anche alcuni agenti della polizia penitenziaria. E a mezzanotte sarebbero stati sparati alcuni colpi in area dai poliziotti presenti. In un luogo defilato e distante dai bambini. Proprio per questo, secondo la ricostruzione, Pozzolo avrebbe fatto vedere ai presenti l’arma. La procura di Biella non ha ancora sentito gli agenti come testimoni. E anche se nell’informativa dei carabinieri ci sono scarsi elementi su questo, bastano i racconti dei testimoni: «C’erano vari agenti quella sera. Non solo quelli della scorta di Delmastro. A mezzanotte un gruppetto si è allontanato e ha esploso botti. Qualcuno ha sparato in aria con la sua pistola. Si è sentito più di un colpo. Erano distanti dagli altri, anche perché c’erano bambini. Quando il deputato è arrivato e ha visto i poliziotti, ha fatto vedere a loro che anche lui aveva un’arma. E l’ha tirata fuori. Ma non si è capito chi abbia sparato».
Il colpo
Secondo questa testimonianza il colpo è stato sentito da tutti, ma in pochi l’hanno visto. «A Delmastro è stato detto di andare via per proteggere la sua reputazione, ma lui è rimasto», aggiunge il testimone. «Non è così chiaro come sia partito il colpo, ma stavano scherzando, era un gioco con le pistole. Il deputato voleva far vedere l’arma. Forse perché quella notte quelli della penitenziaria erano armati». Una versione simile a quella del testimone delle forze dell’ordine. Il quotidiano aggiunge che la procuratrice capo Teresa Angela Camelio e la pm Francesca Ranieri indagano anche per tortura su una trentina di detenuti nei penitenziari di Biella. Il corpo di polizia penitenziaria è lo stesso dei presenti alla festa. E il rischio di omissioni è concreto.
L’armatura del cane del revolver
C’è poi la questione dell’armatura del cane della pistola. Secondo il Corriere della Sera il proiettile che ha colpito Campana alla coscia sinistra sembra sparato in parallelo al pavimento. Questo significa che forse la persona che ha sparato era seduto. Si valuta un’altezza dagli ottanta centimetri al metro. L’elettricista ieri ha smentito di aver preso in mano la pistola. La procura attende la sua querela, che potrebbe arrivare la settimana prossima. Attualmente si indaga per lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi. Ma per il primo reato si potrà andare avanti solo se la vittima presenterà querela. Se invece la prognosi dovesse aumentare fino a 40 giorni, la procura potrà procedere d’ufficio.
«Ora sono rovinato»
Intanto La Stampa ascolta un altro testimone che era lì quella notte di Capodanno a Rosazza. Sostiene che l’onorevole Pozzolo dopo lo sparo era sotto choc. E a chi era vicino a lui avrebbe detto: «Sono rovinato». «Non ricordo l’ora precisa, ma era l’una passata», dice il testimone. «I figli più piccoli delle famiglie presenti alla festa stavano ormai crollando dal sonno, era chiaro che presto ce ne saremmo andati tutti. Ero seduto dall’altra parte del tavolo rispetto a Pozzolo e all’improvviso ho sentito un colpo». Il testimone riferisce di aver immaginato all’inizio l’esplosione di un mortaretto. Poi però ha capito: «Ho visto il parlamentare entrare come in trance, o meglio sembrava sotto choc. Pochi istanti dopo, quando si è ripreso, ha pronunciato queste parole: “Adesso sono rovinato”».
La furia della premier
Nel frattempo Giorgia Meloni è infuriata. Oggi si presenterà nella conferenza stampa di fine anno e annuncerà la sospensione di Pozzolo. Sarà il partito a decidere della sorte del deputato piemontese. La premier potrebbe annunciare già oggi la sua sospensione cautelare fino alla conclusione delle indagini. Poi Fratelli d’Italia potrebbe andare verso l’espulsione. Lui, al telefono con i vertici del partito, ha continuato a giurare di non aver sparato. Chi ci ha parlato dice che l’onorevole ha ammesso di aver «fatto un casino». Ma parlando sempre di incidente e senza dire chi ha sparato. Pozzolo ora è in casa dei genitori a Rosazza. Con gli amici ha parlato di «pasticciaccio». E ha anche detto che Delmastro da quella sera non gli risponde più al telefono. La sospensione dal partito potrebbe durare qualche mese: «Il tempo necessario per far sgonfiare il caso».
Leggi anche:
- La pistola di Pozzolo era stata innestata per sparare. L’ipotesi al vaglio degli inquirenti turba Giorgia Meloni
- «Non è andata come dice Pozzolo», parla il 31enne ferito a Capodanno: i testimoni inguaiano il deputato FdI
- L’arsenale a casa di Pozzolo, perché aveva avuto il porto d’armi: che fine rischiano di fare le sue pistole e fucili
- Renzi contro Meloni sul caso Pozzolo: «C’erano bambini, poteva essere una strage»
- L’altro testimone del caso Pozzolo: «È stata una follia, ha tirato fuori la pistola ed è partito lo sparo»