Roma, va in pronto soccorso per un mal di gola ma muore poche ore dopo. La famiglia denuncia: disposta l’autopsia
Entra in pronto soccorso a causa di un forte mal di gola e, poche ore dopo, muore. Succede a Francesco De Paolis, dipendente 40enne di un supermercato situato nel quartiere Eur di Roma. Le circostanze della morte dell’uomo ora sollevano una serie di domande e preoccupazioni riguardo a eventuali responsabilità su come sia stato gestito il caso. La famiglia, infatti, ha presentato una denuncia ai carabinieri della stazione di Porta Portese. E il pm di turno, Luca Guerzoni, ha ordinato un’autopsia affidata a un gruppo di consulenti per fare luce sulla situazione. «È davvero inspiegabile come una persona giovane e che non risultava soffrire di alcuna patologia, possa essere deceduta nel giro di così poco tempo e in un pronto soccorso. Alle sue figlie di 3 e 12 anni va detto perché il loro papà non c’è più», dice l’avvocato Cesare Antetomaso a Il Messaggero.
La vicenda
La compagna del 40enne, Chiara Romei, riferisce che De Paolis non si era sentito bene a causa di un mal di gola, ma che non sembrava essere nulla di grave. Soprattutto considerando che anche lei aveva avuto problemi simili e la loro bambina aveva avuto un’influenza. Tuttavia, durante il 31 dicembre, l’uomo ha iniziato ad avere problemi a deglutire e lamentava un forte arrossamento della gola. Non ottenendo sollievo da uno spray per la gola, De Paolis ha deciso di recarsi al pronto soccorso per precauzione. Subito gli viene fatto un tampone, ma non risulta aver contratto il Covid. E gli viene dato un codice bianco. Nel frattempo De Paolis e Romei si tengono aggiornati per messaggio. «Ancora non mi hanno visitato», scrive lui a lei. «Sto a sputa catarro», aggiunge. Poi il silenzio.
La morte
La donna, non ricevendo più risposta ai messaggi e alle chiamate, chiede informazioni all’ospedale. Una volta lì, le è stato mostrato De Paolis intubato e attaccato a macchinari, mentre i valori vitali erano critici. Nonostante i tentativi di rianimazione effettuati quattro volte dalle 21 in poi, De Paolis non ce l’ha fatta. Mentre l’ospedale esprime fiducia nell’operato del personale sanitario, ora sarà l’autopsia ha chiarire la dinamica dei fatti.
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