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«Scusate, non volevo uccidere», Alex Baiocco si pente per il cavo d’acciaio in strada a Milano: il 24enne resta in carcere

05 Gennaio 2024 - 16:23 Redazione
Il ragazzo ha provato a scusarsi davanti al gip di Milano che ha confermato per lui la custodia cautelare a San Vittore. Ancora ricercati i due complici, di cui il 24enne conosce solo i nickname

Sono ancora ricercati i due complici di Alex Baiocco, il 24enne arrestato lo scorso 3 gennaio per aver piazzato un cavo d’acciaio ad altezza uomo in viale Toscana, a Milano. Dopo la segnalazione di un residente, il giovane era stato bloccato dai carabinieri, mentre gli altri due ragazzi che erano con lui sono riusciti a fuggire in sella a uno scooter. Oggi, 5 gennaio, Baiocco è stato sentito dal gip, che ha convalidato il suo arresto e disposto la custodia cautelare in carcere a San Vittore. A dare l’allarme, la notte tra il 3 e il 4 gennaio, era stato un residente di viale Toscana, che aveva visto i tre ragazzi tirare il cavo di acciaio ad altezza uomo, fissandolo a una pensilina dell’Atm e a un albero. Dopo la segnalazione, i carabinieri sono intervenuti per rimuovere subito il cavo ed evitare conseguenze ad automobilisti e motociclisti.

«Chiedo scusa»

«Chiedo scusa per quello che ho fatto, ho sbagliato. Al momento non mi sono reso conto della gravità, ma non volevo uccidere nessuno», ha detto oggi Alex Baiocco durante l’interrogatorio con il gip Domenico Santoro. Il magistrato ha convalidato l’arresto del 24enne, che resterà dunque in carcere a San Vittore. Intanto, raccontano gli avvocati di Baiocco, il giovane è «distrutto» per quello che ha accaduto e «non si dà pace». Nel colloquio con il magistrato, il 24enne ha detto di essersi «pentito» del suo gesto e ha risposto per un’ora a tutte le domande che gli sono state poste. Il gip dovrà decidere ora se contestare le accuse ipotizzate dal pm Enrico Pavone: strage e attentato alla sicurezza dei trasporti.

Chi è Alex Baiocco

Nel colloquio con il gip, Baiocco ha anche riferito i nomi “social” dei suoi due complici. Il ragazzo ha precisato di non conoscerli bene, al punto da non sapere neppure i loro nomi reali. I carabinieri sono al lavoro per risalire alla loro identità, mentre sui social è rimasta traccia delle loro azioni. Tra i filmati visionati dagli inquirenti ce ne sono infatti alcuni ripresi proprio quella notte, tra cui uno – racconta Repubblica Milano – in cui si vede Baiocco arrampicarsi sulla finestra di casa sua, in zona Porta Romana. «Sì, veniva ogni tanto al bar», ha raccontato il commerciante sotto casa sua.

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