Nella ormai proverbiale velocità di Internet, che dà vita al susseguirsi frenetico di mode, costumi e trend, anche il linguaggio si evolve senza sosta, e chi non si aggiorna rischia di rimanere indietro. Sembra ormai passata un’eternità da quando la tiktoker Elisa Esposito si era autoproclamata professoressa di «corsivo», una parlata strascicata diventata popolare sui social per il suo potere snervante. Il suo nasale «amio», parola d’ordine nasale per chiamare a raccolta le truppe di fan, dall’essere emulato in ogni dove è diventato ormai roba vecchia, così come le locuzioni «ok, boomer» (per liquidare utenti paternalisti), o il «che fai te ne privi». Altre ancora sono diventate entrate di diritto nel nostro vocabolario, e sono ormai universalmente comprensibili (pensiamo a «swag», per indicare ammirazione per lo stile di qualcuno). Le nuove espressioni fiorite nel (breve) tempo però sono diverse: ecco una breve guida per non sentirsi persi in una piazza straniera.
Da «Rizz» a «Almond mom», ecco i termini da conoscere per non fare i boomer
Il vocabolario dei social si aggiorna rapidamente, ed è alto il rischio di rimanere indietro