«Mio padre, mia madre, mio cugino, la mia intera famiglia»
Se trovate qualcuno che commenta un vostro post ripercorrendo il proprio albero genealogico, prendetela come un complimento. Tutto è partito in modo semplice, in lingua inglese: la parola «mother» ha iniziato a essere usata per indicare una figura femminile iconica, trasformando il sostantivo in aggettivo. Presto però è diventata troppo stretta per esprimere il proprio entusiasmo, ed ecco che è degenerata in «madre, sorella, zia, cugina», e nel corrispettivo maschile «padre, nonno, zio»… eccetera eccetera. Per dirla con le parole dello streamer di Twitch Volpescu: Se vedo uno che ha una sigaretta in bocca, la accende, la fa saltare in aria, gli fa fare un triplo backflip e poi la ingoia, io gli urlo subito: ‘Mio padre’. Altrimenti, cosa potrei urlargli per fargli capire subito che cosa sto provando in quel momento? Gli potrei dire ‘bravo’, ‘ma sei un grande’… e invece no! ‘Mio padre’, capisci quanto è più facile convogliare il messaggio così?