Stati Uniti, l’ultradestra sfida Netflix e Disney: film, serie tv e cartoni animati contro i diritti Lgbtqia+
Uomini con la parrucca che competono nei campionati femminili, l’insegnante boomer che non accetta il cambiamento della società, Biancaneve in salsa tradizionalista. E poi i documentari provocatori, fino ad arrivare ai cartoni animati per bambini pensati come contro-programmazione ai prodotti di Disney+. I conservatori americani hanno affilato le frecce al proprio arco e si apprestano a scagliarle nella imminente campagna elettorale che culminerà con il voto del prossimo 5 novembre, per decidere il prossimo presidente degli Stati Uniti d’America. Tra gli strumenti a disposizione dell’ala più radicale dei Repubblicani, che contro l’uscente Joe Biden schiereranno molto probabilmente Donald Trump, ci sono anche le piattaforme streaming riempite di contenuti pensati appositamente per costruire un immaginario ideologico e popolare. Gli esperimenti più riusciti sono DailyWire+, lanciata nel 2015 dallo scrittore e commentatore di destra Ben Shapiro, che a fine 2022 ha superato 1 milione di abbonati. E poi Bentkey, forse l’arma più sofisticata della propaganda ultra-con statunitense. Una piattaforma streaming lanciata a ottobre 2023 con una programmazione rivolta a giovani e giovanissimi.
I Simpson di destra
Tra i contenuti offerti da Bentkey c’è il cartone animato per bambini dai 3 ai 7 anni Chip Chilla, che secondo NiemanLab è stato realizzato in risposta a un omologo prodotto realizzato da Disney+. Chip Chilla sarebbe una copia «abbastanza evidente» di Bluey, un cartoon disponibile anche su RaiPlay, sulle avventure di una famiglia di cani australiani. Ovviamente però è stato realizzato in chiave conservatrice e tradizionalista, così come tutti i contenuti ospitati su DailyWire+ e il suo servizio streaming gemello per bambini. Si tratta di contenitori pensati apposta per essere alternativi alle produzioni Netflix e Disney+, considerate troppo liberal, progressiste, contrarie ai valori che la destra americana intende tutelare e promuovere. E mentre da una parte denuncia la propaganda progressista e la cultura woke di serie tv e film ospitati su quei canali, dall’altra crea una contro-programmazione ad hoc, con tanto di negozio online dedicato per il merchandising. Fino a poco tempo fa, su DailyWire+ erano disponibili film ingessati e documentari espliciti sulle più classiche teorie del complotto, come il contestatissimo What’is a Woman? – Cos’è una donna?, contro l’«ideologia gender» e dall’originale claim «il documentario che non vogliono che tu veda». Un prodotto che non ha tema di esser definito apertamente transfobico. Negli anni, la produzione si è affinata e il messaggio conservatore, pur non affievolendosi, è stato meglio impacchettato in contenuti ben realizzati tecnicamente. Nelle prossime settimane sbarcherà sulla piattaforma Mr. Birchum, che a giudicare dal trailer sembra imitare disegni e dinamiche di fortunate serie animate come The Simpson’s, Futurama, American Dad. Il protagonista è un falegname che insegna alle scuole medie e «che cerca di destreggiarsi in un mondo che non capisce e non approva». Il bersaglio della serie, con una sceneggiatura che si considera trasgressiva, è il politicamente corretto, con battute che puntano a scardinare la complessità del mondo e degli individui per evidenziare la bellezza della semplicità «di una volta».
La commedia in parrucca
L’obiettivo semi-dichiarato dei contenuti è quello di difendere la vecchia società dai nuovi valori e dalle nuove idee, che inquinerebbero le care tradizioni americane. Ed ecco quindi che il catalogo si è di recente arricchito con una commedia dal titolo in cui il doppio senso è chiaro anche ai non anglofoni. Lady ballers è diretto da Jeremy Boreing, che ha firmato diversi contenuti di DailyWire+: è produttore esecutivo di Chip Chilla, dell’anti-Netflix Convicting a Murderer, di What is a Woman? e Biancaneve e la regina cattiva. Boreing è il goffo ex allenatore di basket che fa iscrivere la sua squadra maschile ai tornei femminili per dominare in ogni sport. Nel film, fa un cameo persino Ted Cruz, il senatore texano ex sfidante di Trump nel 2016 che è contrario all’aborto, ai matrimoni gay, all’immigrazione, alle limitazioni sulla vendita delle armi e favorevole alla pena di morte. Ai protagonisti del film basta una parrucca e il definirsi «donne» per competere con le avversarie, un artificio comico che dà la stura a doppi giochi e battute proposte come irriverenti. Il bersaglio qui sono i diritti della comunità Lgbtqia+, vera e propria ossessione dei conservatori statunitensi – e non solo – , banalizzando le loro istanze e trattandole alla stregua di capricci. Nulla di nuovo, certo. Se non il mezzo utilizzato: una commedia dell’anti-Hollywood che, a giudicare dal trailer, è ben confezionata, con grande cura della fotografia e del ritmo.
Nella sua analisi, NeumanLab avverte: i Democratici farebbero bene a non sottovalutare gli sforzi comunicativi dei conservatori. Il sistema di abbonamenti mira a targetizzare i sostenitori più convinti, fidelizzandoli e dando loro esattamente quello che vogliono: personaggi bianchi, eterosessuali, con ruoli di genere ben definiti, rassicuranti. L’intento è quello di qualsiasi altra azienda di intrattenimento, allargare la platea di consumatori e massimizzare il profitto, ma la finalità ultima è smaccatamente politica. D’altronde Shapiro è un sostenitore del candidato alle primarie Repubblicane Ron DeSantis, con il quale condivide l’ostilità verso il riconoscimento dei diritti Lgbtqia+. Lo stesso Boreing al Washington Post ha dichiarato che gli americani sono «stanchi di dare i loro soldi ai media “woke”, che vogliono indottrinare i loro figli con una teoria radicale della razza e del genere», rendendo manifesta la convinzione che vi sia una battaglia ideologica da combattere anche sul piano dell’offerta dell’intrattenimento. Anche per questo a breve Bentkey si arricchirà di un nuovo show conservatore per bambini. Di Biancaneve e la strega cattiva è uscito solo il trailer, ma tanto basta: la protagonista è interpretata dall’astro nascente della destra conservatrice, la 22enne Brett Cooper, e la fiaba di Grimm è stata messo su schermo con lo scopo annunciato di evidenziarne i valori sociali della tradizione.
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