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Valerio Lundini e le inchieste reali su realtà surreali: «Giro l’Italia per cercare gente strana»

08 Gennaio 2024 - 06:18 Redazione
valerio lundini
valerio lundini
Tra paninari sessantenni e premi per la nonna più bella, ecco il nuovo programma del comico

Il comico Valerio Lundini esordisce venerdì 12 gennaio su Raiplay con “Faccende complicate”. La sua nuova trasmissione potrebbe approdare in primavera su un canale tv. Ma soprattutto, ad interessare è la nuova formula del protagonista de Una pezza di Lundini: girerà l’Italia per cercare gente strana, come quelli che si riuniscono per eleggere la nonna più bella, per riflettere su come viene vissuto oggi il concetto di bellezza. «Se rimanevo in uno studio tv al centro di un programma, qualsiasi cosa avessi fatto avrebbero detto che stavo rifacendo Una pezza di Lundini», dice oggi Lundini ad Antonio Dipollina di Repubblica. «Non mi andava. Meglio inventarsi un’altra cosa», spiega.

Faccende complicate

Il sottotitolo della trasmissione è “Inchieste reali su realtà surreali”: «A me interessava giocare con lo straniamento che può nascere in situazioni autentiche quando arriva qualcuno che si mette a fare domande, capire, forse anche indagare. Nel mio caso, poi, succedeva spesso che nessuno dei presenti mi conosceva e allora le situazioni evolvevano meglio». Lundini dice che di gente strana in giro ce n’è una moltitudine. «In una puntata sono andato a Milano a rievocare gli anni Ottanta. E ho incontrato i vecchi Paninari di allora, oggi per lo più sessantenni», spiega. Perché «questi sono lì, quarant’anni dopo e non hanno mai rinnegato quello che erano, fanno il gruppo social, si ritrovano, ricordano, tirano fuori i fumetti di allora. E poi si finisce a parlare di un progetto di ibernazione».

Una cosa meno scritta

Con il nuovo programma Lundini vuole «una cosa che fosse molto meno scritta: ovvio che c’è un’idea di partenza e che ti prepari cose per una sorta di copione, ma poi devi improvvisare su quello che succede e sulle reazioni della gente. Era quello che volevo». Secondo lui oggi in tv «c’è una sorta di bulimia di contenuti. Questo non favorisce quello che in realtà vorrei, ovvero veder sbucare da qualche parte, possibilmente in tv, qualcosa che mi facciadire: finalmente una cosa nuova che mi piace e non mi aspettavo».

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